Una delegazione della Democrazia Cristiana Nuova, guidata dal commissario regionale Totò Cuffaro, incontrerà venerdì 4 marzo, alle ore 12, il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al PalaRegione di Catania.
“Riconosciamo e apprezziamo la sensibilità del Presidente della Regione nel volere incontrare la DC Nuova, partito che sta crescendo anche se in atto non è componente della coalizione di governo – dichiara Salvatore Cuffaro -. Con Musumeci vorremmo ragionare su ciò che è utile per la Sicilia e per gli interessi dei siciliani e discutere del futuro di una coalizione che credo sia importante che rimanga unita e coesa”.
Totò Cuffaro – nonostante la condanna per favoreggiamento aggravato alla mafia e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici – torna in campo: “Per ovvi motivi io non mi potrò ricandidare – aveva detto nelle scorse settimane – noi però stiamo riformando una squadra, abbiamo pronti due nomi, uno per il Comune di Palermo e uno per la presidenza della Regione siciliana: saranno due donne. I nostri nomi li proporremo, insieme, in un tavolo con il centrodestra, anche se nelle mie intenzioni prossime c’è sicuramente una possibilità di allargare a Italia Viva”.
E rilancia la nuova Dc, un centro allargato con dentro Italia Viva e Forza Italia. Lo ha detto nei giorni scorsi ai microfoni della trasmissione DiMartedì su La7: “La nuova Democrazia Cristiana che sto facendo rinascere vuole essere un partito moderato e centrista. Perché Renzi? Credo che sia quello che nell’area moderata ha la possibilità di tenere insieme gli spicchi dell’arancia”.
La Sicilia torna laboratorio politico d’Italia fra campo largo in salsa locale e accordi trasversali. Ma la vera novità è sempre la ricerca di un nuovo Grande Centro. L’auto candidatura di Gianfranco Miccichè ha rotto gli equilibri, all’indomani dell’annunciato sostegno della Meloni al presidente della Regione e ricandidato Nello Musumeci.