La direzione aziendale della Micron ha annunciato che, a fronte di un nuovo piano di riorganizzazione mondiale che dovrebbe portare al taglio di circa il 5% della forza lavoro, partirà in Italia una fase di analisi per verificare l’impatto della ristrutturazione nel nostro paese.
Nelle prossime settimane, dunque, l’azienda potrebbe annunciare nuovi esuberi.
Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali e le RSU ritengono che “le lavoratrici e i lavoratori della Micron in Italia – si legge nella nota del sindacato – abbiano già pagato un prezzo salatissimo negli anni scorsi con l’ultima riorganizzazione che ha già prodotto la fuoriuscita dall’azienda di centinaia di lavoratori”.
“Va scongiurata – contunua la nota – ogni ipotesi di ulteriori esuberi. Il 13 luglio è previsto un incontro con l’azienda: in quella sede inizieremo a discutere di come impedire un ulteriore ridimensionamento del capitale umano con una conseguente dispersione di competenze preziose per il Paese”.
Fim, Fiom e Uilm chiederanno immediatamente la convocazione di un tavolo di confronto al ministero dello Sviluppo Economico.