Era convinta che in Italia avrebbe fatto la parrucchiera. Così le avevano fatto credere in Nigeria da dove era partita e dove è iniziata questa brutta storia che purtroppo ha come protagoniste due ragazzine sbarcate in Sicilia dopo essere state soccorse in mare.

Una, purtroppo, è finita sulla strada a fare la prostituta, l’altra se non avesse raccontato tutto l’avrebbe seguita.

Sullo sfondo c’è – ancora una volta – il mondo dell’occulto e delle madame africane. Una delle minorenni, infatti, avrebbe contratto un debito di circa 30 mila euro con una donna che si trovava già in Italia che l’aveva fatta sottoporre in Nigeria al rito magico “JuJu”: se non avesse pagato i debiti la sua famiglia sarebbe stata colpita da disgrazie di ogni genere.

La ragazzina, appena sbarcata ad Augusta, ha raccontato cosa avrebbe dovuto fare in Italia, ma avuto la fortuna di incontrare alcuni operatori dell’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) che hanno segnalato il caso alla polizia.

Purtroppo ha avuto un epilogo diverso la storia dell’altra minorenne che, ironia della sorte si trovava sullo stesso gommone della ragazza salvata da Oim. La giovane nigeriana sarebbe stata prelevata da una comunità di Noto dall’organizzazione diretta da Sonis Ada, chiamata “Madame Sonia”, affidandola alla sorella Charity Adesuwa Edokpayi in provincia di Ascoli Piceno. Lì la giovane è stata costretta a prostituirsi per saldare il cosiddetto “ingaggio per debito”.

Sia Sonia Ada di 30 anni e Charity Adesuwa Edokpayi di 21 sono state fermate ad Ascoli da agenti della squadra mobile della questura di Catania su ordine della procura distrettuale antimafia.

Le donne sono accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti, di tratta di persone in danno di connazionali di minore età, e del delitto di tratta di esseri umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato, introdotto, trasportato ed ospitato nel territorio dello Stato connazionali minorenni al fine di costringerle o indurle ad esercitare la prostituzione.