La Sicilia è destinata a diventare hub energetico del Mediterraneo per gli ingenti flussi che arriveranno dal Nord-Africa a beneficio dell’autosufficienza energetica del Paese e del Nord Europa. Ed ha le potenzialità per sfruttare a proprio vantaggio questa opportunità.

Lo si può fare attraendo investimenti per creare sei filiere produttive attorno allo sviluppo di rinnovabili e Comunità energetiche rinnovabili, idrogeno, mobilità elettrica, ricerca sul nucleare, semiconduttori e Gnl nei porti. Questo all’interno delle previsioni dei Piani nazionali e regionali e utilizzando i nuovi e maggiori vantaggi offerti dalla Zes unica del Sud. Inoltre, ha a disposizione i fondi del “Pnrr” destinati al miglioramento della gestione dei rifiuti e della depurazione.

Appuntamento il 15 novembre a Catania

Il quotidiano “La Sicilia” mercoledì 15 novembre, in nei Laboratori nazionali del Sud dell’Istituto di fisica nucleare di Catania, su queste ipotesi progettuali, metterà a confronto i rappresentanti dei governi nazionale e regionale, delle istituzioni, del mondo scientifico, delle imprese e dei sindacati.

Con inizio alle 9,30, dopo i saluti di Enrico Trantino, sindaco di Catania; di Santo Gammino, direttore dei Laboratori nazionali del Sud dell’Ifn di Catania; di Antonello Piraneo e Domenico Ciancio, rispettivamente direttore e condirettore de La Sicilia; le tesi del convegno saranno illustrate da Mario Pagliaro, dirigente di ricerca dell’Ismn-Cnr di Palermo e coordinatore del Polo solare della Sicilia.

Il programma, intervento ministro Pichetto Fratin

L’evento inizierà alle 10.30 col panel che vedrà una videointervista con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, seguita da una tavola rotonda con Giuseppe Tripoli, segretario nazionale di Unioncamere (videocollegato); Renato Schifani, presidente della Regione siciliana; Roberto Di Mauro, assessore regionale all’Energia; Elena Pagana, assessora regionale all’Ambiente; Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività produttive; Annalisa Tardino, componente della commissione Ambiente del Parlamento europeo.

Gli altri panel

Alle 12 ci sarà il confronto tra istituzioni e parti sociali: Fabio Fatuzzo, Commissario straordinario unico alla depurazione; Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Sicilia; Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia; Gianfranco Zanna, del Direttivo di Legambiente Sicilia; Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Luisella Lionti, rispettivamente segretari generali di Cgil Sicilia, Cisl Sicilia e Uil Sicilia; Giovanni La Magna, presidente di Asec Trade.

Dopo una visita ai Laboratori dell’Ifn, alle 15 il terzo panel della giornata, con Calogero Burgio, dirigente generale del Dipartimento regionale Energia; Gaetano Armao, presidente della Commissione tecnica specialistica della Regione per le autorizzazioni ambientali; Francesco Marzullo, responsabile Pianificazione integrata della rete e Governance dei Piani di Terna; Stefania Sammartano, responsabile Area territoriale Sicilia di Enel; Miriam Pace, vicepresidente di Confindustria Catania e presidente della commissione Sostenibilità di Confindustria Catania; Alessio Bucaioni, Ceo di Wes Trade; Luigi Lanza, rappresentante legale di Wem.

Alle 16, la quarta tavola rotonda con Marco Lupo, direttore generale del ministero dell’Agricoltura e responsabile della struttura di missione del “Pnrr”; Diego Bettoni, vicepresidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare; Alessandro Lavacchi, primo ricercatore dell’Iccom-Cnr di Firenze, staff del Piano “Pnrr” per l’idrogeno; Toto Cordaro, vicecommissario straordinario alla depurazione; Rosario Lanzafame, presidente del Comitato scientifico per la valutazione di progetti regionali di produzione di H2 rinnovabile; Marco Calì, ingegnere esperto di Innovazione per Unioncamere Sicilia, progetto Comunità energetiche rinnovabili; Giacomo Bellavia, presidente Amts; un rappresentante della Funivia dell’Etna.

Alle 17 presentazione degli esempi imprenditoriali di successo nella transizione energetica in Sicilia.

Conclusioni affidate a Salvini

Infine alle 18 le conclusioni saranno affidate al vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.