I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito di specifici indirizzi investigativi ed in stretta collaborazione con la società che gestisce il servizio di distribuzione dell’energia sul territorio nazionale, hanno da tempo avviato un’attività di monitoraggio per l’individuazione di “utenti” che, mediante l’approntamento di accorgimenti tecnici, elettrificano le loro abitazioni a discapito degli onesti cittadini che regolarmente pagano il corrispettivo del loro consumo.

I denunciati a Maletto e Maniace

In particolare la Compagnia di Randazzo con la locale Stazione, nonché con quelle di Maletto e Maniace, hanno proceduto al deferimento di ben 55 persone che, nei loro rispettivi territori di competenza, si erano rese autrici di tale odioso stratagemma.
Nel corso dell’attività, che come comunicato dallo stesso gestore elettrico avrebbe cagionato perdite nell’ultimo quinquennio per oltre 66.000,00 euro, i Carabinieri hanno scoperto svariate tecniche di “acquisizione abusiva” di corrente elettrica, constatando come esse spaziassero da interventi sugli stessi contatori elettrici ai più classici, ma rudimentali, allacciamenti sul cavo della rete pubblica.

In particolare i Carabinieri, sempre supportati da personale tecnico della E-Distribuzione, hanno verificato che la metodologia più utilizzata dai “furbetti del contatore”, segno “dell’evoluzione dei tempi”, consiste quasi totalmente nella modifica del software del misuratore elettrico, ciò mediante il compiacente e prezzolato intervento di operai specializzati al fine così di indicare, in difetto però, il reale maggior consumo da parte dell’utente. Nulla, però, potrà confutare la lettura da parte del personale preposto, effettuata presso la centrale elettrica, dei reali e ben più onerosi consumi con conseguente denuncia di quel “furbetto” ai Carabinieri.

I metodi

Ormai meno utilizzata ma certamente più fantasiosa, invece, quella rappresentata dal classico e pericolosissimo sistema di allaccio alla rete pubblica che, per la sua precarietà, può causare folgorazioni o incendi nelle abitazioni. A tal proposito i Carabinieri sono rimasti colpiti nello scoprire l’estro illegale e la “tecnologia mistica” di un’anziana di Maletto la quale, nella propria abitazione, aveva fatto realizzare un singolare accorgimento, che stavolta però non aveva sortito l’effetto sperato, con il quale era in grado di avvalersi a proprio piacimento dell’elettricità “gratis” tramite un collegamento by-pass. In pratica la donna poteva decidere se utilizzare o meno il suo accorgimento, magari per utilizzare un grosso e dispendioso apparecchio domestico o, più semplicemente, per uscire indenne dall’ennesima verifica da parte del tecnico incaricato della verifica dei suoi consumi.
Particolare pittoresco di questo sistema, inoltre, era rappresentato dal fatto che i collegamenti, con il relativo pulsante di comando, erano celati all’interno di una nicchia in un muro della cucina a copertura della quale la signora aveva apposto l’effigie di San Pio.

Denunciato un 32enne a Caltagirone

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone hanno denunciato un 32enne per il reato di furto aggravato. In particolare, l’uomo aveva collegato il sistema per la fornitura dell’energia della propria abitazione alla rete pubblica. A scoprirlo sono stati i poliziotti durante un accertamento in casa richiesto dallo stesso giovane che, condannato alla pena di 9 mesi per il delitto di sostituzione di persona, chiedeva di poter beneficiare dell’affidamento in prova ai servizi sociali quale misura alternativa alla detenzione.

Il sistema elettrico

Tra i controlli eseguiti, propedeutici all’eventuale concessione del beneficio, gli agenti del Commissariato hanno verificato la regolarità del sistema di fornitura dell’energia elettrica, rilevando l’allaccio abusivo alla rete elettrica esterna. Per questo motivo, l’uomo è stato deferito alla Procura di Caltagirone per furto aggravato di energia elettrica.

 

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