Una media di cento euro a persona per acquistare innanzitutto abbigliamento e calzature. Questa la “fotografia” delle prime due settimane di saldi in Sicilia “scattata” dalla direzione del Parco Commerciale Le Zagare di San Giovanni La Punta.
Istantanea che rappresenta le difficoltà attuali
Un’istantanea che rappresenta un periodo storico di difficoltà, sia per i commercianti che per gli utenti, ma anche di ripresa, e durante il quale gli sconti diventano una risposta importante all’inflazione e una boccata di ossigeno a un comparto che risente e non poco di due anni di pandemia.
Abbigliamento uomo traina i saldi
L’abbigliamento uomo guida la classifica dei settori trainanti dei saldi, seguito dall’abbigliamento donna. “Per i bambini – spiega Milena Calì – le famiglie spendono, in genere, durante tutto l’anno”.
Flussi clienti importanti nei fine settimana
Flussi importanti di clienti sono stati registrati nei due fine settimana trascorsi dall’avvio dei saldi invernali: la galleria del Parco commerciale de Le Zagare ha registrato numeri interessanti, soprattutto paragonati a quelli dell’anno precedente.
“Maggiore slancio rispetto al 2021”
“Rispetto allo scorso anno – conferma Calì – c’è maggiore slancio, anche per via delle minori restrizioni: stiamo ancora monitorando poiché siamo in una fase particolare della pandemia, ma i nostri protocolli sono molto rigidi e rispettati alla lettera, come in tutto il mondo del Retail e dei Centri commerciali: le famiglie percepiscono questa sicurezza e ripagano gli sforzi messi in campo per garantirla”.
I saldi 2022 scattati in Sicilia lo scorso 2 gennaio
La caccia agli affari in Sicilia è iniziata lo scorso 2 gennaio anticipando di tre giorni quasi tutte le altre regioni.
Un giro d’affari da 400 milioni in Sicilia
Il giro d’affari in Sicilia dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 milioni di euro, poco meno di 200 euro di spesa a famiglia. La spesa stimata delle famiglie siciliane è più alta della media nazionale calcolata intorno a 119 euro.
Le dieci regole d’oro per i saldi invernali 2022
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federmoda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base, un vero e proprio decalogo che costituisce le regole d’oro per commercianti e acquirenti
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme nel qual caso la sostituzione è d’obbligo. In alternativa può essere offerta la riparazione ma nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è pero’ tenuto a denunciare il vizio del
capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. - Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo: c’è l’obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
- Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
- Disinfezione delle mani: obbligatoria l’igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
- Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi
- Modifiche o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione;
- Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente
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