Si chiama “Estate Italiana Tour”, ma si legge campagna elettorale. Quella per la guerra lampo che Matteo Salvini proverà a vincere per tornare in fretta al voto e portare all’incasso i sondaggi strafavorevoli. La strada per tentare di diventare premier passa in questi giorni per le spiagge del Centrosud, quelle evocate malignamente da Giuseppe Conte l’altro ieri, in antitesi al lavoro del governo.
Il capo della Lega ieri ha fatto tappa in Molise e Puglia dopo la partenza a Sabaudia (Latina) tre sere fa e il comizio a Pescara l’altro ieri sera. Oggi sarà in Basilicata e in Calabria, e domani – domenica – in Sicilia a Taormina, Catania e Siracusa.
E appunto sul tour siciliano del vicepremier e ministro dell’Interno, i parlamentari etnei del M5s si esprimono in una nota affermando che “alla luce della crisi di governo voluta da Matteo Salvini appare assolutamente fuori da qualsiasi grammatica politica e di bon ton istituzionale la sua visita prevista nel municipio di Catania per incontrare sindaco e giunta. Un incontro che, sotto la patina istituzionale, è una vera e propria passerella elettorale e che sancisce, di fatto, l’apertura della sua campagna elettorale”.
“Cosa deve fare Salvini? Scambiare quella che è nella sua visione la “cambiale” del salvataggio della città per raccattare voti? Non glielo permetteremo – prosegue la nota – Catania è stata aiutata nel periodo più critico della sua storia dal Movimento Cinque Stelle, dal vice ministro Castelli e dai suoi parlamentari. La Lega aveva poi bloccato sia gli aiuti a Roma sia quelli a Catania. Salvini rimanga dov’è più abile: nelle spiagge a mettere musica. Non sfrutti la città per le sue vetrine personali”.
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