L’ordine della droga arriva via whatsapp, beccato il pusher col reddito di cittadinanza

Via whatsapp riceveva gli ordini e il pusher stabiliva data, luogo e orario di incontro per cedere la dose. Il sistema è stato però scoperto dai carabinieri che hanno notato degli strano movimenti nei pressi dell’androne di un palazzo a San Giovanni La Punta, nel Catanese. Il presunto spacciatore usufruiva anche del reddito di cittadinanza.

L’operazione

I carabinieri della stazione di San Giovanni la Punta hanno dato vita ad un servizio dedicato al contrasto dei reati connessi allo smercio di droga. In tale contesto hanno arrestato un 46enne catanese, percettore del reddito di cittadinanza, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare i militari dell’Arma, dopo aver predisposto un dispositivo di osservazione in una traversa di via Pier Luigi Deodato, hanno riconosciuto il classico avvicinamento tra il conducente di un’autovettura e il verosimile pusher che invece era a piedi.

Le modalità della compravendita

In particolare il presunto spacciatore, dopo aver scambiato qualche battuta con il cliente, è entrato in maniera frettolosa e guardinga nell’androne di un palazzo attiguo, uscendone subito dopo con un involucro in mano, contenente secondo l’intuito dei militari dello stupefacente, consegnato in cambio di denaro. A quel punto i carabinieri, davanti ad una probabile attività di spaccio, sono entrati in azione bloccando entrambi i soggetti.

La perquisizione

E’ scattata quindi la perquisizione nell’abitazione dello spacciatore, identificato poi nel 46enne che era allocata nello stesso edificio dove poco prima era entrato per rifornirsi. Qui sono stati recuperati, all’interno dell’armadio in camera da letto, complessivamente 74,8 grammi di marijuana, in parte suddivisi in dosi e in parte contenuti in un barattolo di vetro e un bilancino di precisione perfettamente funzionante.

Altri accertamenti

Nel corso dei successivi accertamenti, i carabinieri hanno poi scoperto come l’uomo avesse organizzato la compravendita di droga attraverso il contatto su whatsapp, dove aveva ricevuto l’ordine della droga da consegnare e fissato l’appuntamento al cliente, indicandogli il luogo e l’orario di incontro.