Si fanno chiamare Generazione ingovernabile ed oggi hanno inscenato proteste e cortei in varie piazze d’Italia assieme a docenti e lavoratori di categoria.

Gli studenti catanesi sono scesi in piazza anche a Catania per  manifestare contro le riforme della scuola varate dal governo Renzi.

Ad aprire il corteo,  che ha attraversato via Etnea raggiungendo la sede della prefettura,  uno striscione con scritto “Cacciamo Renzi”ed una bandiera con un pupo siciliano che è stato individuato come simbolo: “Rappresenta per noi la cacciata di Renzi e di tutti i “burattinai” al governo”.

Il coordinamento studentesco in una nota ha spiegato le ragioni della protesta a partire dall’ alternanza scuola-lavoro: “Noi studenti siamo giornalmente costretti a subire sfruttamento e a prestarci al lavoro gratuito, come se fosse concepibile e normale che uno studente sia obbligato a lavorare gratis sin da quando va a scuola”, si legge nel comunicato.

Il coordinamento contestata anche la cosiddetta  scuola-azienda: “Vogliamo una scuola pubblica, senza che nessuno possa decidere, solo perché dà soldi alla scuola, cosa deve esserne della nostra istruzione!”

Criticata anche la figura del ‘presidi-sceriffo’ che con l’entrata in vigore della legge ‘Buona scuola’ hanno “la libertà di scegliere il proprio corpo docenti,  per chiamata diretta”.

Fra i temi della contestazione anche i trasferimenti di molti insegnanti del sud nelle scuole dell’Italia settentrionale.
“La Buona Scuola, per come la vogliamo noi, è una scuola pubblica, è una scuola sicura, è una scuola a misura di studente”, hanno ribadito i manifestanti.

Alla manifestazione hanno partecipato anche i vigili del fuoco che aderiscono al sindacato Usb.