Una via crucis in cui si alternano polemiche e purtroppo anche incidenti.

La pista ciclabile e quella di running realizzate sul lungomare di Catania non trovano pace, ma soprattutto non la trovano alcuni fruitori in particolare quanti hanno dovuto pagare sulla propria pelle le conseguenze di alcuni incidenti.

I primi, pochi giorni dopo l’apertura, furono degli scooteristi finiti rovinosamente a terra per un cordolo non segnalato correttamente. Il Comune corse ai ripari con trionfo di segnaletica stradale che in abbinamento allo sfondo blu della pista ciclabile rende il lungomare particolarmente variopinto.

E’ di ieri, invece, la notizia di un runner azzoppato da una caduta accidentale a causa di una buca lungo il percorso all’altezza di San Giovanni li Cuti. Ne avrà per ciò che resta dell’estate.

Il poveretto ha riportato la rottura del malleolo:  “Purtroppo i catanesi non hanno capito che si tratta di una pista con “difficoltà avanzata” e si rompono i malleoli nelle voragini che spesso sono anche invisibili per la mancanza di un’adeguata illuminazione. Ma come si fa a fare una pista da corsa senza prima sistemare il manto stradale?”, si interrogano oggi gli animatori della pagina facebook Lungomare Liberato.

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