I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato nella flagranza un pregiudicato catanese di 27 anni, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, reato commesso in danno della convivente di 26 anni.

Nel corso di una animata lite, nata presumibilmente per gelosia, che si è protratta per un’intera notte all’interno della loro abitazione, il giovane catanese, dopo aver pronunciato frasi minacciose indirizzate alla compagna “sei una poco di buono, ora ti ammazzo a te e a tutta la tua famiglia!”, ha iniziato a colpire con calci e schiaffi la poveretta costringendo la madre di lei, una donna di 56 anni, a prendere i bambini, chiudersi a chiave all’interno di una delle camere dell’immobile e chiedere aiuto al 112.

Gesto che ha scatenato la rabbia del giovane che ha rivolto pure alla suocera minacce precise: “Fatti i fatti tuoi e non difendere nessuno!”.

La provvidenziale telefonata al 112 ha consentito l’intervento sul posto di una pattuglia del radiomobile che, avendo avuto accesso in casa, ha potuto bloccare ed ammanettare l’aggressore liberando dall’incubo l’intera famiglia.

La vittima, temendo ancora per la propria incolumità, quella dei figli e della madre, ha anche rifiutato di farsi curare in ospedale seppur mostrasse chiaramente in viso i segni dellaggressione subita.

L’arrestato, in attesa delle decisione del G.I.P. del Tribunale etneo, è stato trasferito nel carcere di Catania Piazza Lanza così come disposto dal magistrato di turno della locale Procura della Repubblica.

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