L’8 agosto 1959 moriva a Roma don Luigi Sturzo. Lo ricordano gli orionini che lo assistettero negli ultimi giorni. Il sacerdote e politico italiano, nato a Caltagirone, il 26 novembre 1871, aveva dovuto lasciare l’Italia nel 1924, con l’avvento del fascismo, per andare a risiedere prima a Londra, poi a Parigi e New York.

Poté ritornare in Patria solo il 5 settembre 1946 e andò a risiedere in una palazzina in via Don Orione 11, presso le Suore Canossiane, che ospitava alcune persone anziane.

Di fronte alla casa, in via Don Orione 8, c’era l’entrata dell’Istituto San Filippo e della Parrocchia di Ognissanti nel quartiere Appio. “Don Sturzo visse qui da persona discreta, dedicandosi in quegli anni all’impegno culturale e politico soprattutto con il pensiero, i contatti personali e la pubblicazione di saggi e studi. I sacerdoti orionini godettero del benefico contatto con quest’uomo di grande valore religioso e civile”, ricorda la Congregazione.

Gli orionini ricordano che, anziano e sempre più limitato nei movimenti, chiese ai religiosi di avere ogni settimana la visita di un confessore.

“Don Luigi Sturzo – riferisce don Flavio Peloso, sacerdote orionino – si interessò personalmente della sorte di molti orfani e ragazzi sprovvisti di aiuti. Per tali ragioni egli ebbe contatto e premure verso la Casa dell’Orfano di Trastevere e in via della Camilluccia, a Roma, verso gli Istituti di Reggio Calabria, Palermo e, specialmente, verso la Casa di Noto con la quale aveva un legame particolare”.

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