La Polizia di Stato di Catania ha arrestato un ragazzo di 19 anni accusato di furto aggravato di autovettura. Nella scorsa notte è giunta presso la Sala Operativa della Questura una segnalazione relativa a un furto in atto di autovettura in via Pavia. Quindi è stata inviata sul posto una Volante che è riuscita a bloccare il giovane che è stato portato in Questura per gli accertamenti di rito.

Scatta l’arresto

All’esito dei controlli sono anche emersi a suo carico precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Il malvivente è stato quindi arrestato per il reato di tentato furto aggravato e, dei fatti è stata data notizia al Pm di turno, che ha disposto di associare l’arrestato presso le camere di sicurezza, in attesa dell’udienza per direttissima fissata per la mattinata di domani.

Arrestata banda per furti d’auto

Gli agenti della Squadra mobile di Ragusa e Catania hanno eseguito tre ordinanze cautelari  dell’obbligo di
dimora nei confronti di tre uomini di origini catanesi, D.G., M.R. e L.A., rispettivamente di anni 45, 43 e 42, tutti con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, in particolare furti di auto.

Ordinanza del gip di Ragusa

Le ordinanze cautelari sono state emesse nei giorni scorsi dal Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa che ha confermato i gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli uffici investigativi durante l’attività investigativa che, nel giro di pochi mesi, ha permesso di ricostruire una serie di episodi di furti di auto per un danno patrimoniale arrecato alle vittime di circa duecentomila euro.

Il modus operandi

I numerosi furti denunciati dalle vittime alla polizia hanno evidenziato un unico modus operandi: i colpi, commessi in vari comuni della Sicilia orientale, avvenivano sempre di notte e con l’utilizzo di una centralina elettronica che permetteva di decodificare i codici di accensione delle autovetture, riuscendo ad asportarle nel giro di trenta secondi.

Due erano già in carcere

Due dei responsabili degli innumerevoli furti sono stati raggiunti dalle misure cautelari mentre si trovavano ristretti in carcere per altra causa. “La Polizia di Stato continua la propria attività di contrasto ad ogni forma di illegalità a tutela
della sicurezza e dell’ordine pubblico” spiegano dalla Questura di Ragusa.