I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato un pregiudicato di 41 anni, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’uomo, già noto alle Forze di Polizia poiché autore in passato dello stesso reato e di detenzione di materiali esplodenti, è stato fermato dalla “Squadra Lupi” mentre passeggiava nel quartiere Picanello.
Il controllo e l’arresto
Il malvivente si è mostrato sin da subito nervoso, al punto tale da indurre gli operanti ad approfondire il controllo. L’intuizione si è rivelata giusta, poiché il 41enne nascondeva 3 grammi di marijuana nella tasca dei pantaloni, conservati in una bustina di plastica azzurra, di quelle adoperate per congelare gli alimenti.
Consci del fatto che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, i “lupi” dei Carabinieri hanno esteso la perquisizione anche all’abitazione del pregiudicato, situata sempre in quel quartiere, e, una volta giunti all’interno della camera da letto, hanno rinvenuto, sotto il letto, occultata in una busta di plastica col logo di un noto supermercato, altre dieci bustine bianche contenenti 1,413 kg di marijuana. L’uomo è stato, perciò, portato in caserma e, poi, su disposizione dell’A.G., arrestato e condotto presso il carcere di Piazza Lanza.
Un fucile non dichiarato in casa, arrestato
I Carabinieri della Compagnia di Paternò, supportati dal 12° Battaglione “Sicilia”, sono stati impegnati in un servizio a largo raggio finalizzato al contrasto alla criminalità diffusa e, in particolare, al possesso illegale di armi e hanno arrestato un uomo di 77 anni, cacciatore, per detenzione illegale di armi e munizioni.
Le attività di controllo, effettuate in Contrada Schettino, agro di Paternò, hanno interessato diversi casolari di campagna e, in uno di questi, di proprietà di un 77enne catanese, i militari hanno rinvenuto, sparse sul terreno, numerose cartucce di fucile cal.12 già esplose.
Addentrandosi nella proprietà, i Carabinieri si sono imbattuti in un rudere nel quale era insolitamente stata saldata al muro una cassaforte. Dopo averla aperta, i militari hanno scoperto che conteneva armi da caccia legalmente detenute, ma trasferite in quei luoghi senza alcuna autorizzazione. L’uomo, infatti, residente nel quartiere Librino di Catania, avrebbe dovuto conservarle presso il luogo di residenza e non spostarle senza aver prima ricevuto l’autorizzazione. Per tale ragione, nei suoi confronti sono stati assunti provvedimenti di natura amministrativa.
Nel continuare a setacciare la vasta area, i militari si sono imbattuti in un’altra struttura rurale, sempre nella disponibilità dello stesso cacciatore, all’interno della quale, su di una tavola in legno adoperata come controsoffitto, hanno rinvenuto un fucile monocanna semiautomatico marca “Breda” cal. 12 con matricola abrasa e 16 cartucce a pallini cal. 12.
Il fucile, pronto all’uso e in ottimo stato di manutenzione, è risultato illegalmente detenuto dal proprietario del fondo agricolo, il quale non ha saputo fornire alcuna spiegazione in merito alla presenza di quell’arma. Sia il terreno, che i ruderi erano recintati e chiusi con dei lucchetti, le cui chiavi erano in esclusivo possesso del 70enne, che, quindi, è stato arrestato, mentre l’arma e il relativo munizionamento sono stati sequestrati, per essere successivamente sottoposte presso il RIS di Messina agli accertamenti tecnici di laboratorio, soprattutto al fine di verificare se il fucile sia mai stato utilizzato in fatti delittuosi.
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