Altro duro colpo inferto al fenomeno del traffico di droga da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, che hanno arrestato un pusher con diverse dosi di marijuana e cocaina, sottratte ad un redditizio mercato della droga.

Nell’ambito del potenziamento dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale di Catania sull’intero capoluogo etneo, finalizzati anche alla prevenzione e repressione dei reati connessi agli stupefacenti, principale fonte di approvvigionamento della criminalità organizzata, appunto i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno portato a termine, con successo, un mirato servizio volto al contrasto dello smercio di droga nel popoloso quartiere “Librino”, al termine del quale hanno tratto in arresto per “detenzione ai fini di spaccio” un 21enne catanese pregiudicato.

Le indagini

In particolare, nell’ambito di una delicata attività info investigativa, i militari dell’Arma hanno scoperto come il ragazzo avesse allestito un remunerativo e fiorente commercio di stupefacenti, utilizzando come base logistica e punto di stoccaggio, una casa sita in un edificio in viale Bummacaro. Al riguardo, il particolare che ha destato sospetto ai militari ed ha consentito l’avvio delle indagini, la presenza di un sistema di microcamere installate sugli angoli della palazzina, utilizzate dal pusher per garantirsi la fuga nell’eventualità di un blitz delle forze dell’ordine, oltre che un insolito via vai di persone non residenti, che entravano ed uscivano dall’edificio ad ogni ora del giorno e della notte.

Chiarito in questo modo il contesto operativo da affrontare, i militari dell’Arma hanno quindi deciso di avviare una serie di servizi di osservazione a distanza e ben mimetizzati con l’ambiente circostante, attendendo il momento più propizio per poter fare irruzione nell’appartamento adibito a “mercatino della droga”. Effettivamente, la paziente attesa dei Carabinieri, appostati lo scorso pomeriggio su viale Bummacaro, è stata premiata dopo oltre due ore di attesa, nel momento in cui hanno visto entrare dei giovani nello stabile che, inavvertitamente, avevano lasciato il portone aperto. Questa favorevole opportunità è stata subito sfruttata dalla squadra dell’Arma, che ha deciso di seguire i ragazzi e raggiungerli mentre stavano per accedere dentro l’abitazione individuata, riuscendo quindi ad entrare.

Una volta dentro, gli investigatori, hanno trovato il 21enne con “le mani nel sacco”, mentre metteva ordine su un tavolo nell’ingresso, sul quale era esposto un vasto assortimento di droga, come se fosse una “bancarella al mercato”. Immediatamente è scattata quindi la perquisizione, che ha consentito ai militari di recuperare ben 20 grammi di cocaina e 40 grammi di marijuana, suddivisi in numerose dosi, esposti in bella mostra per i clienti che sarebbero entrati nell’appartamento. Inoltre, nelle tasche del pusher è stata rinvenuto la somma di denaro in contanti di 300,00 €, in banconote da vario taglio, sicuro guadagno dell’attività illecita. All’interno del salone, scovato infine anche un enorme monitor, collegato alle telecamere poste sul perimetro del palazzo, per monitorare tutti i movimenti esterni all’appartamento. Il pusher è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto e disposto la misura degli arresti domiciliari.

Lo spaccio

Nell’ambito del potenziamento dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale di Catania, tanto nel capoluogo etneo quanto nella provincia, i militari della Compagnia di Gravina, supportati dal personale della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia”, hanno messo in campo un vasto dispositivo volto a controllare le principali strade nonché gli snodi nevralgici dei Comuni di Camporotondo Etneo e San Giovanni la Punta. Obiettivo, al fine di garantire sia il rispetto delle norme del Codice della Strada che prevenire e contrastare qualsiasi fenomeno riconducibile all’illegalità diffusa e la diffusione di droga tra i giovani.

Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno eseguito numerose perquisizioni e, in particolare ad un 18enne di San Giovanni La Punta alla guida di un Honda nero, al quale hanno trovato 5 gr di marijuana, che nascondeva nella tasca del giubbino. Il giovane, pertanto, è stato segnalato, quale assuntore di sostanze stupefacenti, alla Prefettura di Catania. Nel corso dell’intero servizio i Carabinieri hanno controllato 39 autovetture e 49 persone elevando numerose contravvenzioni per un importo complessivo di 5.000 Euro comprese quelle considerate potenzialmente pericolose per l’incolumità dei conducenti e passeggeri come, il mancato utilizzo del casco protettivo e delle cinture di sicurezza. Sono state anche contestate 3 violazioni per la mancata copertura assicurativa per le quali, sono state sequestrate 3 autovetture.

La truffa dello specchietto

I Carabinieri della Stazione di Calatabiano hanno identificato e denunciato per “tentata truffa aggravata” l’autore di una tentata “truffa dello specchietto” inscenata lungo una via periferica della cittadina. L’uomo, un 21 enne residente in provincia di Siracusa, che nonostante la giovane età, conta già con una lunga sfilza di precedenti per aver commesso altre truffe in giro per l’Italia, l’altro giorno aveva deciso di “mettersi nuovamente all’opera” nel piccolo paese situato nei pressi della valle dell’Alcantara.

 

In particolare, verso le 10:00 del mattino, ben vestito e a bordo di un SUV grigio, aveva quindi raggiunto la via Umberto, fermando il veicolo a bordo strada, attendendo la sua preda. L’attesa tuttavia non è stata lunga. Dopo pochi minuti infatti, una utilitaria guidata da una 72enne del posto, nel percorrere quella via, è passato proprio accanto al truffatore, che con un gesto improvviso, ha scagliato una pietra contro lo specchietto retrovisore destro dell’auto della signora.

A quel punto è scattata la “messa in scena”. L’uomo ha perciò inseguito l’ignara signora, che una volta fermatasi per capire cosa volesse l’uomo, si è sentita accusata di avergli danneggiato lo specchietto durante la marcia, chiedendole “tout court” un risarcimento in contanti. L’anziana, però, certa di non aver causato alcun sinistro, in maniera pronta e intelligente, ha risposto di non avere con sé denaro contante, proponendo al giovane di procedere mediante le rispettive compagnie assicurative, oppure chiamando i Carabinieri.

Ovviamente il ragazzo, piuttosto turbato, non ha accolto volentieri le due alternative, al contrario congedandosi improvvisandosi, quasi come un “galantuomo”, dicendo: “Signora per questa volta il danno lo pago io visto che lei non ha contanti”. L’onesta cittadina, però, rimasta perplessa dalla vicenda, si è comunque recata subito in caserma per denunciare l’accaduto, facendo così scattare le indagini.

La videosorveglianza

Per risalire al truffatore, i militari dell’Arma hanno quindi iniziato con il recupero delle immagini degli impianti di videosorveglianza istallati nella zona del presunto incidente, per poi passare alle acquisizioni informative sul territorio. Così facendo, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’auto che l’uomo guidava. Ulteriori accertamenti, attraverso la banca dati in uso alle forze di polizia, hanno infino consentito di verificare che il veicolo era intestato proprio al giovane che aveva tentato la truffa alla solerte signora. L’ultimo step infine è stato quello di recuperare una sua fotografia che, quindi, è stata mostrata alla donna per l’identificazione.

Quel volto così giovane e “forestiero”, facilmente individuabile in un paese di soli 5000 abitanti, è stato subito riconosciuto dalla signora e, quindi, il ragazzo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Per difendersi da questo tipo di truffe è necessario prestare molta attenzione alle persone che chiedono di fermarsi in conseguenza di un urto tra auto di cui, ad esempio, non ci si è minimamente resi conto. In secondo luogo, bisogna sempre diffidare da chi chiede denaro in contanti, da versare sul momento, e, come ha fatto la signora in questo caso, rivolgersi ai Carabinieri che sapranno tutelare le vostre ragioni.

Il Comando Provinciale Carabinieri di Catania, ha promosso numerosi incontri presso le parrocchie, i centri di aggregazione e RSA della provincia etnea, cui hanno partecipato numerose persone considerate più vulnerabili, che sono state sensibilizzate sulle buone prassi da adottare al fine di prevenire l’odioso fenomeno delle truffe nei loro confronti.
Nella circostanza, si ritiene opportuno ribadire che, in caso di dubbio, bisogna chiamare sempre il 112 “Numero Unico di Emergenza” o la più vicina Stazione Carabinieri, dove troverete sempre un operatore, professionalmente formato e preparato, pronto a fornirvi le giuste risposte ed informazioni per evitare una eventuale truffa.

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