Il vicebrigadiere dei carabinieri Sebastiano Grasso, 43 anni, rimasto ferito ieri sera nel corso di una sparatoria nella frazione acese di Santa Maria Ammalati, è stato dichiarato fuori pericolo. Dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stato ricoverato in seguito alla ferita di arma da fuoco riportata nel corso di una rissa, l’equipe sanitaria rassicura che il degente ha reagito bene e l’operazione è perfettamente riuscita.
Il bollettino dell’ospedale
Grasso si trova ricoverato nell’unità operativa complessa di neurochirurgia dell’azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania, dove è stato trasferito dal 118 dopo la stabilizzazione all’ospedale di Acireale. Al trauma center del pronto soccorso l’uomo è stato sottoposto a visite ed esami e quindi a un delicato intervento neurochirurgico per la lesione vertebro-midollare da scoppio, eseguito con successo. Il paziente, in trattamento farmacologico, non è in pericolo di vita. Le sue condizioni sono stazionarie, la prognosi resta riservata con riferimento agli eventuali esiti della lesione. Un successivo aggiornamento sarà fornito nelle prossime ore.
Ore di angoscia per l’Arma, la famiglia e l’intera comunità
Sebastiano Grasso, vicebrigadiere dei carabinieri, è in servizio alla stazione di Aci Sant’Antonio. I colleghi, così come l’intera compagnia e il comando provinciale sono in costante contatto con i sanitari e i familiari per conoscere le sue condizioni. Ben voluto da tutti, il 43enne è un fervido credente e partecipa assiduamente in chiesa alla messa della domenica. A stringersi attorno al carabiniere per quanto accaduto è Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto a Catania, autore di diversi libri sul fenomeno mafioso, che ha scritto un posto su facebook: “Che senso ha mettere piede in chiesa se dentro di sé si coltiva l’odio tanto da entrare armati di pistola? Quanto rispetto c’è per la vita degli altri e per chi lavora per la sicurezza di tutti? E quanto vale la vita di un Carabiniere in questa società? Grazie Sebastiano per averci ricordato che esiste l’onestà è il coraggio, che esiste l’Arma dei Carabinieri. Devi farcela…! Noi saremo lì a lottare con Te”.
Arrestato l’uomo che ha sparato
E’ stato arrestato l’uomo che ha ferito gravemente con un colpo di pistola il vicebrigadiere dei carabinieri durante una lite scoppiata ieri mentre si stava per celebrare la prima comunione nella chiesa di Santa Maria Ammalati, frazione di Acireale nel catanese. Si tratta di un 69enne, che ora è accusato di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco.
Rissa che ha coinvolto una decina di persone
Ad arrestarlo, su provvedimento della Procura di Catania, sono stati carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Acireale. Gli stessi militari che erano intervenuti per la rissa in corso che coinvolgeva una decina di persone. Il vicebrigadiere, libero dal servizio e presente per la prima comunione del proprio figlio, era intervenuto in supporto dei colleghi impegnati a dividere i contendenti. Uno dei partecipanti alla rissa, per l’appunto il 69enne finito in manette, ha improvvisamente estratto una pistola colpendo il vicebrigadiere ed è stato subito dopo bloccato e disarmato dai militari della radiomobile.
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