Pedina la ex moglie per le vie della città. Arrestato dai Carabinieri un 33enne catanese.
Nella mattinata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato in flagranza di reato l’uomo, con l’accusa di atti persecutori, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.

La chiamata al 112 della moglie

I Carabinieri sono stati allertati da una chiamata pervenuta sul 112 “Numero Unico di Emergenza”, in cui una giovane donna, molto agitata, ha segnalato di trovarsi alla guida della propria auto e di essere in quel momento pedinata dall’ex marito. Il militare dell’Arma presso la Centrale Operativa, in linea con la ragazza, è quindi riuscito a farsi spiegare la sua esatta posizione, rassicurandola e facendole mantenere la calma, sino all’arrivo di due pattuglie dei Carabinieri, in via Maroncelli.

La fuga e l’inseguimento dei Carabinieri

Alla loro vista l’uomo, a bordo di una Fiat “Panda”, ha subito cambiato strada provando a fuggire, ma l’inseguimento dei Carabinieri non gli ha lasciato scampo. Dopo aver compiuto infatti una serie di manovre potenzialmente molto pericolose, ha perso il controllo dell’automobile, scontrandosi contro uno spartitraffico in via Medaglie d’oro, dove è stato infine bloccato.

L’auto era rubata

E’ inoltre emerso dagli accertamenti che il veicolo utilizzato dall’uomo per seguire e spiare l’ex moglie, era stato rubato il giorno precedente in via Rapisardi. Si è quindi provveduto a restituire il mezzo al proprietario.

Il tragico racconto della donna

Fermato il marito-stalker, i Carabinieri hanno quindi raggiunto e tranquillizzato la vittima, ancora in preda al panico, la quale ha contribuito alla ricostruzione dell’intera vicenda. La donna ha quindi riferito di aver interrotto la relazione con il 33enne da diverso tempo, a causa della sua dipendenza dalle droghe e di averlo denunciato per “maltrattamenti in famiglia”. Tuttavia l’uomo non avrebbe desistito dalle sue condotte, decidendo quella mattina di seguire l’ex moglie in ogni suo spostamento, dopo che la stessa aveva accompagnato la figlioletta a scuola. Il 33enne, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato portato nel carcere catanese di Piazza Lanza dove tutt’ora permane all’esito dell’udienza di convalida.

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