Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno eseguito una misura cautelare in carcere, disposta dal gip del Tribunale di Palermo, nei confronti di un siracusano di 36 anni, accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata palermitana.
I dati sugli atti persecutori ai danni delle donne avvenuti nel Siracusano sono scoraggianti. Dalle informazioni fornite dalla Questura di Siracusa. I numeri sono in crescita.
L'uomo avrebbe anche eseguito estorsioni ai danni della ex compagna, sempre con l’intento di controllarla e di riallacciare la relazione sentimentale con la stessa
L'uomo ha anche sbattuto i pugni sulla porta di casa della donna, gridandole "Dovete morire! Io vi ammazzo! Apri la porta che ti ammazzo!!!" terrorizzando così la malcapitata ma anche la madre ed il nipote minore che, con lei, si trovavano all’interno del suo appartamento.
L'hater inoltre istigava anche altri utenti social a commettere atti di violenza per motivi razziali ed etnici nei confronti delle persone di colore, rendendosi responsabile di gravi minacce di morte ai danni delle sue vittime.
Il giudice ha emessa una sentenza pari ad un anno e quattro mesi di reclusione nei confronti di un uomo che, secondo l'accusa, avrebbe reso la vita impossibile alla coppia
Secondo l’accusa la brutta storia vissuta dalla ragazza avrebbe avuto inizio quando la stessa ha deciso di interrompere il rapporto con l’uomo dopo 8 mesi di relazione
I militari durante una perquisizione nell'abitazione dell'uomo hanno sequestrato un revolver Smith & Wesson calibro 38 con sei proiettili nel tamburo e la matricola cancellata nascosto nell'armadio in camera da letto.
Impaurita per la determinazione dimostrata dall’uomo, la donna ha chiesto aiuto al 112 consentendo l’intervento nel giro di pochi minuti di una pattuglia del pronto intervento che, giunta sul posto, non ha potuto far altro che bloccare ed ammanettare il molestatore.
I dati raccolti, anche sulla base delle dichiarazioni di persone vicine al nucleo familiare, hanno consentito di ricostruire il lungo periodo, iniziato nel 2017, connotato da violenze, fisiche e psicologiche, vessazioni e umiliazioni.
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l'uomo era già stato in carcere per lo stesso motivo
L’intero quadro probatorio raffigurato dagli investigatori, che hanno ricostruito minuziosamente il susseguirsi di eventi, non ha lasciato alcun dubbio al giudice il quale, accogliendo la richiesta del magistrato titolare dell’indagine, ha emesso la misura restrittiva.
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I fatti sono avvenuti a Pietraperzia in provincia di Enna
Insegue con uno scooter la ex in auto, e dopo averla raggiunta e bloccata comincia a dare col casco colpi contro i vetri della vettura per obbligarla a uscire dall'abitacolo. E' stato arrestato in flagranza di reato per atti persecutori dai carabinieri chiamati dalla vittima.