Il Festival Internazionale Cornistico dell’Etna si apre stasera agosto alle ore 21 con il concerto “Swing sotto al Vulcano” organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana all’Anfiteatro Falcone Borsellino di Zafferana Etnea, evento che fa parte del cartellone 2018 di “Etna in scena”.
Sul palco ci saranno i 17 elementi della HJO Jazz Orchestra diretta da Sebastiano Benvenuto Ramaci, la grande orchestra siciliana che ha recentemente accompagnato Dee Dee Bridgewater nel suo unico concerto siciliano, a cui si aggiunge il cornista Giovanni Hoffer, musicista di rango internazionale che grazie alla sua duttilità riesce a spaziare dalla musica contemporanea (ha collaborato anche con Michael Nyman e Ludovico Einaudi) al jazz (nella musica afro-americana ha collaborato con Terenche Blanchard, Kenny Wheeler, Maynard Ferguson, Paolo Silvestri e Xavier Girotto), fino al pop (ha suonato al fianco di Vasco Rossi, Francesco Renga, Niccolò Fabi e Pacifico) all’elettronica.

Quello di stasera sarà un concerto dedicato ai più importanti brani del repertorio classico e jazz reinterpretati in chiave swing. L’HJO Jazz Orchestra spazierà dai grandi compositori classici come Geroges Bizet e Johannes Brahms, ai compositori swing e jazz come George Gershwin e Glenn Miller, fino ai più importanti brani della letteratura swing, dagli Anni 30 agli Anni 60, resi famosi dalle più importanti orchestre dell’epoca come quelle di Glenn Miller, Count Basic, Duke Ellington e Dizzy Gillespie.
Questo il programma: “Strike Up The Band” di George Gershwin; “Take The A Train” di Duke Ellington; “Caravan” di Duke Ellington; “Shyni Stocking” di Count Basie; “April In Paris” di  Count Basie; “Bizet Has His Days” di  Georges Bizet: Hungarian Dance N.5 di Johannes Brahms; “In The Mood” di Glenn Miller; “Manteca” di Dizzy Gillespie, con il corno di Giovanni Hoffer che suonerà anche in “A Night In Tunisia” di Dizzy Gillespie, “Moanin” nell’arrangiamento di Quincy Jones,  “Don’t Get Around Much Anymore” di Duke Ellington, “I Got Rhythm” di George Gershwin, “Summertime” di George Gershwin. L’ultima parte del concerto della HJO Jazz Orchestra sarà poi “latin”, di matrice sudamericana con “Desafinado” di Antônio Carlos Jobim, “Perdido Cha Cha” di Juan Tizol, “Adios Cha Cha” di Tito Rodriguez, “Mambo Caliente” di Arturo Sandoval, e “Tico Tico” di Zequinha De Abreu.