Beni per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro di due società, la “Leonhouse” e la “Eta service”, riconducibili ai fratelli Antonino e Salvatore Leonardi, arrestati nel giugno scorso nell’operazione ‘Mazzetta sicula’ scaturita da una inchiesta sulla discarica di Lentini (Siracusa), sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza su disposizione di un provvedimento emesso dal Tribunale etneo che ha riguardato 48 immobili di pregio situati a Catania e Aci Castello, cinque rapporti finanziari e 20 veicoli commerciali intestati alle società, le cui quote sono state anch’esse sottoposte a sequestro.
Antonino Leonardi, considerato il re dei rifiuti nell’Isola, è attualmente rinchiuso nel carcere di Ragusa. Il fratello Salvatore è già stato posto ai domiciliari.
Secondo quanto accertato durante le indagini sfociate negli arresti del giugno scorso, Antonino e Salvatore avrebbero nel tempo gestito i rifiuti destinati alla più grande discarica della Sicilia in modo non conforme alla normativa ambientale, con la compiacenza di funzionari pubblici infedeli, a loro volta arrestati per corruzione.
Ulteriori approfondimenti hanno messo in luce il ruolo delle aziende ora sottoposte a sequestro nelle condotte criminali: le imprese avrebbero operato in continuità, con propri dipendenti e servendosi di mezzi pesanti, nell’illecito smaltimento dei rifiuti.
Nell’ambito dell’operazione ‘Mazzetta Sicula’ la guardia di finanza di Catania nel giugno scorso ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di nove persone: due in carcere, tre agli arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziarie e di dimora.
In carcere sono finiti Antonino Leonardi, di 57 anni, amministratore di fatto della ‘Sicula Trasporti S.r.l.’ e della ‘Gesac S.r.l.’ ed amministratore di diritto della ‘Sicula Compost Srl, per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, corruzione e frode nelle forniture, e Filadelfo Amarindo, di 68, dipendente della ‘Sicula Trasporti S.r.l.’per concorso esterno all’associazione mafiosa.
Agli arresti domiciliari Salvatore Leonardi, 57 anni, fratello di Antonino, in qualita’ di socio della ‘Sicula
Trasporti S.r.l.’ e della ‘Gesac S.r.l ‘, Vincenzo Liuzzo, di 57 anni, dirigente di unita’ operativa semplice della sede di Siracusa dell’Arpa Sicilia, che era addetto ai controlli e monitoraggi ambientali, e Salvatore Pecora, di 63 anni, istruttore tecnico impiegato presso il Libero Consorzio Comunale di Siracusa, che era addetto al controllo sulla gestione dei rifiuti.
Sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora Pietro Francesco Nicotra , di 36 anni, e Francesco Zappala’, di 52. Destinatari delle misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora anche i fratelli Francesco e Nicola Guercio, di 49 e 59 anni, amministratori di diritto e di fatto della ‘Edile Sud S.R.L.’.
Tutti sono indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione continuata e rivelazione di segreto d’ufficio nonché per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.
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