I Carabinieri di Catania Piazza Dante hanno fermato in flagranza di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, un catanese di 37 anni nel corso di un servizio perlustrativo antidroga nel comprensorio di Trappeto nord.
La breve fuga e l’arresto
I militari hanno visto l’uomo, a loro noto per i suoi specifici trascorsi giudiziari in materia di spaccio, che discuteva con alcuni giovani sotto i portici delle palazzine di via Capo Passero. Hanno pertanto circoscritto l’area bloccando ogni via di fuga al 37enne che, dopo un timido tentativo di scappare, ha desistito consegnando ai Carabinieri il suo ormai noto “kit dello spacciatore”, cioè una borsa a tracolla contenente l’occorrente per esercitare l’attività di pusher.
Cosa c’era nella borsa
All’interno della borsa i Carabinieri hanno trovato cinque buste di plastica contenenti droga e, in particolare, 85 grammi di cocaina e 30 di marijuana, singolarmente confezionata in 238 dosi pronte per la vendita al dettaglio, e la somma di 185 euro e l’immancabile radio ricetrasmittente per le “comunicazioni di servizio” con le vedette poste a “tutela” degli spacciatori. Il 37enne si trova ora ai domiciliari.
Nasconde armi e droga nel pozzo, arrestato catanese di 65 anni
Ieri i Carabinieri di Catania Piazza Dante hanno arrestato un catanese 65enne, già noto alle forze dell’ordine per pregresse vicende giudiziarie, nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine nel quartiere di San Cristoforo.
I sospetti dei militari
L’azione dei militari dopo i sospetti che l’uomo potesse avere armi in casa. Per tal motivo è stata circoscritta la zona di via Piombai, quindi, effettuata la perquisizione presso l’abitazione dell’uomo senza rinvenire nulla, i Carabinieri hanno chiesto a quest’ultimo di consentire loro l’accesso a un locale di sua pertinenza, chiuso a chiave con un lucchetto di sicurezza. Il locale era in pessime condizioni con dappertutto la presenza di polvere cementizia e ragnatele, ma l’attenzione dei militari è stata attirata dalla presenza di un pozzo artesiano, quasi occultato da una pedana di legno e altri oggetti.
L’accesso al pozzo dei vigili del fuoco
I militari hanno notato che, a differenza del resto dello scenario, l’accesso al pozzo era privo di polvere e di ragnatele, segni questi di un recente utilizzo. Così vista la difficoltà rappresentata dalla sua profondità di 19 metri, i Carabinieri hanno chiesto ai Vigili del Fuoco di Catania il loro l’ausilio di personale specializzato, che vi si è introdotto tramite un sistema di corde. La ricerca ha dato ben presto i suoi frutti perché a circa due metri di profondità è stato rinvenuto un sacchetto di plastica contenente una pietra di cocaina del peso di 110 grammi, mentre, quasi a pelo d’acqua, è stata trovata un’altra busta di plastica con tre pistole semiautomatiche, una calibro 6,35 e due calibro 9 di cui una con colpo in canna ed 8 cartucce nel caricatore, tutte con matricola abrasa. In superficie, i militari hanno rinvenuto anche una macchina per sottovuoto, verosimilmente utilizzata per il confezionamento della droga.
L’uomo in carcere
Le armi, come la droga, sono state sequestrate e saranno inviate presso il RIS Carabinieri di Messina per i necessari esami di laboratorio. Il 65enne è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto, disponendo per lui l’adozione della misura cautelare in carcere
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