La Procura di Caltagirone ha chiesto l’arresto e il carcere per un 33enne indagato per i reati di rapina, sequestro di persona, atti persecutori e lesioni personali aggravate. L’uomo è stato portato in carcere dai Carabinieri della Stazione di Mirabella Imbaccari (CT).

La fine del rapporto e l’inizio di una odissea

La vicenda dopo che la ex ha deciso di troncare il rapporto con l’uomo che già più volte, ai suoi danni, aveva evidenziato la propria indole violenta e possessiva. Da quel 27 maggio è iniziata l’odissea. L’uomo andò presso l’abitazione della madre della donna, dopo aver preteso ed ottenuto l’ingresso aveva picchiato l’ex fidanzata procurandole diverse ferite. Si trattava del primo episodio di una lunga serie di violenza che l’uomo ha riservato alla donna e anche al padre, destinatario di minacce di morte. Dopo 3 giorni la donna era stata costretta a recarsi presso il pronto soccorso dell’ospedale Gravina di Caltagirone dove i medici le avevano diagnosticato un “trauma cranico facciale con ecchimosi all’occhio dx e agli arti superiori, collo e gambe”. Poi l’uomo ha aggredito la donna anche il 16 giugno ed il 7 luglio scorsi e in quest’ultima occasione, in particolare, l’uomo aveva strattonato la donna facendola rovinare in terra così impadronendosi del suo cellulare e delle chiavi di casa, motivo per il quale era stata costretta a ricorrere all’ausilio dei Vigili del Fuoco per poter fare rientro nell’abitazione.

La denuncia del padre della vittima

Il padre della vittima si era recato presso la caserma dei Carabinieri per denunciare le angherie subite. L’iniziativa gli era però valsa l’intimidazione dell’aggressore. “Pure per te ce ne sono, ti spacco la faccia, prendo la macchina e ti metto sotto!”. Poi un’altra aggressione alla donna durante la quale l’uomo le ha rubato la borsa con il cellulare. Si è recato successivamente presso l’abitazione dell’ex compagna accompagnata dal padre asserendo invece di essere creditore di somme di denaro da parte di quest’ultima lamentando inoltre che la stessa, addirittura, gli aveva installato un’applicazione nel telefonino per seguirne gli spostamenti in maniera occulta.

A Ferragosto il culmine delle violenze

Il culmine lo scorso 14 agosto quando la donna, che stava apprestandosi a festeggiare il Ferragosto con gli amici, è stata ancora una volta avvicinata per strada dall’ex compagno che, in preda ad alcolici o stupefacenti e dopo aver ricevuto il suo rifiuto a seguirlo, era sceso dall’auto dandole una testata in faccia e, trascinatala all’interno del veicolo, aveva guidato pericolosamente per le vie cittadine mentre nel frattempo la colpiva con numerosi pugni in tutto il corpo. La donna è riuscita a fuggire poi però l’ha rincorsa e tirandola per il collo e l’ha trascinata sin sotto l’abitazione dei propri genitori che, provvidenzialmente, sono subito intervenuti facendogli perdere la presa e così consentendole di scappare via. Anche in questo caso la donna è stata trasportata in ospedale.