Un laboratorio della droga nella cantina di un residence, tre arresti

I carabinieri hanno scoperto un vero e proprio laboratorio della droga all’interno di una cantina di un residence a Tremestieri Etneo, nel catanese. Tre le persone arrestate, una di loro aveva anche una pistola giocattolo senza tappo rosso. Proseguono le indagini per provare a capire se quell’oggetto sia stato mai usato e per ricostruire la filiera dell’approvvigionamento dello stupefacente.

Gli arrestati

I carabinieri della stazione di Tremestieri Etneo hanno arrestato in flagranza di reato un 31enne e un 32enne, residente nella stessa cittadina del catanese, e un 28enne di Mascalucia. Per loro l’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della nottata i carabinieri, impegnati in un servizio finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa ed in particolare allo spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Tremestieri Etneo hanno eseguito diverse perquisizioni, tra cui, una all’interno di un residence.

Il blitz

I militari, intervenuti in corrispondenza della parte finale di una strada che conduce a dei garage condominiali, hanno notato la presenza di una Nissan Micra ferma con gli sportelli aperti. Qui hanno sorpreso il 32enne mentre maneggiava marijuana all’interno dell’abitacolo. Nelle immediate adiacenze i carabinieri hanno trovato gli altri due giovani all’interno di un locale adibito a cantinola, entrambi seduti ad una scrivania e sorpresi a confezionare dosi con marijuana e cocaina.

La perquisizione

La perquisizione effettuata all’interno del locale nella disponibilità del 31enne ha consentito di rinvenire complessivamente 270 grammi di marijuana e 3 grammi di cocaina nascosti all’interno di uno zaino. Una volta giunti all’interno della sua abitazione, lo stesso 31enne ha consegnato spontaneamente una pistola giocattolo priva del tappo rosso marca Bruni modello 92, calibro 9×21 a salve con caricatore privo di cartucce. Il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo nei confronti del 31enne gli arresti domiciliari mentre per gli altri due l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.