Per quel debito contratto, un pasticciere di origini siciliane, 63 anni, residente a Pomezia, in provincia di Roma è stato sequestrato da una banda di catanesi fermata agli imbarcaderi di Messina, mentre stava rientrando in Sicilia.

Sono otto le persone arrestate dai carabinieri per sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso. Sono Francesco Cuffari, di 29 anni, Gaetano Ferrara, di 28 anni, Marco Guerrera, di 28 anni, Simone Guglielmino, di 23 anni, Francesco Maurizio Perna, di 37 anni, Antonino Ivano Santangelo, di 26 anni, Luca Davide Sardo, di 26 anni, Concetto Zanti, di 51 anni. Tutti di Catania, sono stati rinchiusi nel carcere di Messina-Gazzi.

L’uomo, nel primo pomeriggio del 3 marzo 2016, mentre si trovava vicino casa a Torvaianica, è stato avvicinato con una scusa da due persone che, dopo averlo prelevato contro la sua volontà dall’abitazione, con violenza erano riusciti a caricarlo a bordo di un’auto e, seguiti da complici a bordo di un’altra auto, si erano allontanati velocemente.

A dare l’allarme alcuni cittadini che segnalavano al 112 che si stava verificando una colluttazione.

Le immagini delle telecamere presenti nella zona hanno permesso ai carabinieri della Compagnia di Pomezia di individuare con precisione i mezzi impiegati: due auto Mercedes classe “B” e la direzione di marcia da nord a sud lungo l’autostrada.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri il movente andrebbe ricondotto al tentativo dei malviventi di ottenere la restituzione di un debito di oltre 100 mila euro contratto dalla famiglia del pasticciere. La banda aveva per questo deciso di rapirlo per ottenere il riscatto.

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