I drive-in di Catania (via Forcile) e Acireale (Via Bonaccorsi) il 14 agosto resteranno aperti fino alle ore 21. Il giorno di ferragosto resteranno chiusi. Torneranno regolarmente operativi lunedì 16 agosto. Il prolungamento dell’orario e lo stop di un giorno è stato deciso dall’Ufficio del commissario emergenza Covid di Catania.

Gli orari

Ecco gli orari dei Drive in per giorno 14: Catania 9.00 – 13.30 / 14.30 – 21.00  –  Acireale 9.00 – 13.45/ 14.45 – 21.00.

Tamponi gratis

“L’attività di screening – spiega il commissario emergenza Covid Catania, Pino Liberti – è di fondamentale importanza. La Sicilia, peraltro, è l’unica regione d’Italia dove i tamponi vengono fatti gratuitamente. Si tratta di una attività di prevenzione, voluta dalla presidenza della Regione Siciliana e dall’assessorato della Salute, che ha consentito fino ad ora di individuare migliaia di soggetti positivi, limitando così la diffusione del contagio. Il virus, purtroppo, continua a circolare ed è importante non abbassare la guardia. E’ per questa ragione che raccomando a tutti comportamenti responsabili: uso della mascherina, lavaggio delle mani e distanziamento sono sempre buone norme”.


A Palermo “Ferragosto blindato per evitare il peggio”

“Ho disposto la massima vigilanza su feste private e discoteche abusive per domenica. L’accesso alle spiagge sarà vietato la sera e la notte del 15 agosto e molti comuni chiuderanno gli ombrelloni alle 19 per evitare pericolosi falò al tramonto”. Lo ha detto, in un’intervista a Repubblica, il Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani.

“Con i sindaci dei Comuni costieri della provincia di Palermo – ha continuato – abbiamo concordato la chiusura serale delle spiagge, i controlli saranno ferrei su eventuali discoteche abusive e feste private. Dobbiamo fare ogni cosa per limitare i contagi ed evitare che il virus possa circolare facilmente. Speriamo serva a scongiurare la zona gialla. Forze dell’ordine, Asp e governi locali non hanno mai abbassato la guardia anche ora che siamo in zona bianca. Purtroppo i dati siciliani parlano chiaro: alcuni cittadini hanno pensato che la pandemia fosse finita”.