La situazione internazionale divenuta precaria in seguito all’uccisione del generale iraniano Soleimani in Iraq da parte degli Stati Uniti ha fatto nascere tra gli italiani, e tra i siciliani in particolare, la paura di un nuovo conflitto mondiale. Il timore è che le basi americane in Italia, tra cui quella di Sigonella, possano essere usate come bersaglio da parte del blocco antagonista agli Usa. Il timore è anche legato alla presenza dei soldati italiani all’estero.

L’accatto statunitense ha riacceso i riflettori sulla presenza dei militari italiani all’estero dispiegati in varie missioni in altrettante aree del globo. Ma quanti sono i soldati italiani all’estero e dove si trovano? A chiarirlo è la relazione sulle missioni dell’Esercito che il Consiglio dei Ministri ha approvato il 23 aprile 2019 . Il dato è quindi fermo al giugno 2019 quando il Parlamento ha approvato il documento finale.

Sono 7.343 le forze italiane che dovrebbero essere dispiegate nelle varie missioni del mondo. Un dato in diminuzione rispetto all’anno precedente in cui erano 7.967. Un numero che però è da ridimensionare visto che il numero medio effettivo si aggira sulle 6.309 unità. Sono, invece 45 le missioni internazionali che vedono impegnati i nostri militari.

In Europa operano circa 2.500 militari, la maggior parte dei quali in missioni di pattugliamento in mare (operazione Mare sicuro). Seguono, tra quelli impegnati in missioni navali, il contingente impegnato nell’operazione Eunavfor Sophia (520 militari) e nell’operazione Nato nel Mar Mediterraneo orientale e Mar Nero (259 militari). Altri 530 militari operano nei Balcani nell’ambto dell’operazione Nato Kfor,mentre 166 uomini sono impiegati in Lettonia nell’ambito dell’operazione Baltic Guardian. Altri 130 lavorano nella missione per la sorveglianza dello spazio aereo europeo. I restanti uomini sono dispersi in contingenti ridotti in Albania, Bosnia, Kosovo, Cipro e altre operazioni navali.

Il contingente italiano più numeroso è quello impiegato in Libano dove si sta svolgendo la missione Unifil, dell’Onu, e una missione bilaterale Italia-Libano di addestramento delle forze di sicurezza libanesi. Numeroso è anche il contingente italiano in Iraq, dove si è consumato l’attentato al generale iraniano degli scorsi giorni da parte di un drone americano e  dove sono presenti 1.100 uomini italiani delle forze speciali. In Iraq gli italiani si occupano di addestramento delle truppe curde a Erbil, capitale della Regione curda irachena, e delle truppe irachene – anche in ambito di antiterrorismo – a Baghdad. Restano truppe italiane anche in Afghanistan dove ancora ci sono circa 800 militari. I restanti militari sono impiegati in varie missioni tra Israele e Palestina.

La presenza dei militari italiani si fa notare anche nel continente africano. In particolare, in Somalia ci sono circa 533 uomini impiegati nell’operazione navale Eunavfor Atalanta per il contrasto alla pirateria. Schiere di italiani anche in Libia (circa 400), in Niger (292), in Gibuti, (92), in Egitto (75).

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