Era riuscito a sfuggire alla maxi retata antidroga “Mezzaluna” della scorsa settimana in cui si è sgominata un’intera organizzazione che controllava il vasto quartiere di via Ustica a Catania. La polizia è riuscito però a rintracciarlo dopo delle pressanti attività d’indagine. A finire in manette uno degli uomini di spicco della banda.

Chi è

Ad essere stato rintracciato e arrestato G.G.D., 33 anni, con precedenti di polizia e destinatario di ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania. La notte del 15 marzo scorso, G.G.D. si era sottratto all’arresto rendendosi irreperibile nel corso dell’articolata operazione antidroga. Un’imponente attività repressiva, conseguente ad una altrettanto ampia e complessa indagine svolta dalla squadra mobile e coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha consentito di smantellare l’organismo criminale che esercitava il controllo sulla piazza di spaccio insistente nel complesso popolare di via Ustica.

Il ruolo dell’arrestato di oggi

Secondo gli inquirenti di questa compagine malavitosa il 33enne faceva parte e oltretutto aveva anche un ruolo di spicco, esercitando una funzione di coordinamento di vari “turni” della giornata. In questo modo venivano infatti effettuate le cessioni al minuto agli innumerevoli acquirenti-assuntori interessati ad ottenere dosi di stupefacente. A seguito di una mirata azione info-investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, gli uomini della sezione antidroga della squadra mobile etnea riuscivano ad individuare G.G.D. all’interno di un’abitazione nel quartiere di Lineri dove aveva trovato rifugio.

Nessuna resistenza

G.G.D. non ha opposto alcuna resistenza e veniva quindi condotto negli uffici della squadra mobile. E’ stato successivamente trasferito nella casa circondariale di Catania-Bicocca dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’operazione

Sono 34 gli indagati nell’ambito dell’operazione “Mezzaluna” in cui si è scoperto che la droga correva a fiumi nel quartiere catanese di San Giovanni Galermo. Per 30 di loro è stata disposta la custodia cautelare in  carcere, 3 invece sono ai domiciliari e uno soltanto è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti a vario titolo gli indagati avrebbero fatto parte di un’organizzazione che trafficava e spacciava stupefacenti. Marijuana, skunk e cocaina scorrevano a fiumi e finivano nella “piazza di spaccio”, con base logistica nella via Ustica nel quartiere di San Giovanni Galermo, e cioè un luogo controllato dall’organizzazione e deputato, in determinate fasce orarie, alla cessione dello stupefacente tramite “pusher” e “vedette”. Una complessa ed articolata attività investigativa, condotta tra il mese di ottobre 2019 e quello di settembre 2020, che si è incentrata su una delle “piazze di spaccio” storiche del capoluogo etneo.

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