Dopo i momenti di terrore vissuti nella giornata di ieri a Catania, l’incendio che ha provocato la morte di un uomo trovato poi carbonizzato, questa mattina ha ripreso vigore. Stamani è stato necessario un altro intervento dei Vigili del fuoco per spegnere le fiamme.
L’incendio ha ripreso vigore questa mattina
L’incendio che ha distrutto un appartamento a primo piano in viale Vasta 33, a Catania, e ha causato la morte del proprietario, il settantenne Saverio Nanni, ha ripreso vigore questa mattina, coinvolgendo un altro appartamento della palazzina.
Nuovo allarme e nuovo intervento dei pompieri
Questa mattina, intorno alle 6, sono stati inviati due mezzi dei vigili del fuoco con un’autoscala per domare le fiamme e le operazioni di spegnimento e bonifica sono durate due ore. I residenti così hanno vissuto altri momenti drammatici dopo quelli nella giornata di ieri a causa del rogo che si è sprigionato, secondo quanto ricostruito nelle prime battute, da una caldaia. Ulteriori verifiche verranno effettuate durante la giornata.
Il corpo dell’uomo carbonizzato e le indagini sulla tragedia
L’incendio di ieri è scoppiato intorno alle 15, pare sia stato provocato dall’esplosione della caldaia. I vigili del fuoco sono intervenuti con autoscala e autobotte, ma non hanno potuto fare nulla se non recuperare il corpo carbonizzato, oltre a spegnere il rogo. L’uomo, che pare avesse una compagna sudamericana, viveva da solo. I vicini, che hanno dato l’allarme, lo hanno visto salire in casa, forse per prendere qualche effetto personale.
L’allarme partito dai vicini di casa
A dare l’allarme ai vigili del fuoco sono stati i vicini di casa. Visto prima il fumo e poi le fiamme uscire dall’appartamento al primo piano hanno fatto scattare i soccorsi. Purtroppo al loro arrivo i Vigili del fuoco hanno solo potuto constatare il decesso della persona all’interno dell’abitazione. Questa mattina un alto allarme e altri momenti di paura per i residenti.
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