Decreto di espulsione firmato dal questore di Catania Giuseppe Gualtieri per Mohamed Belkamoun, marocchino di 34 anni rimpatriato nel suo paese d’origine in quanto ritenuto un soggetto particolarmente pericoloso e violento.

L’uomo sposato ma in maniera fittizia con una donna italiana e con precedenti per violazione di domicilio, danneggiamento, furto ed uso di stupefacenti, è ritenuto pericoloso anche dalle autorità diplomatiche marocchine in Italia che hanno agevolato l’iter del rimpatrio.

Era stato arrestato lo scorso 6 marzo per i reati di violenza, minaccia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere. In quell’occasione aveva aggredito violentemente, con calci e pugni, e senza alcun motivo, gli agenti in servizio presso il corpo di guardia del locale Ufficio Immigrazione (che ha riportato contusioni e fratture guaribili fino a 30 giorni), minacciando nel contempo gli operatori di “tagliargli la gola e di farli saltare tutti in aria” millantando di essere un esperto di arti marziali.

Durante il periodo di detenzione in carcere il marocchino ha evidenziato “estraneazione all’ambiente detentivo e disturbi del pensiero con ideazioni persecutive nei confronti della Polizia” motivo per cui è stato attentamente osservato con dispositivo di “grande sorveglianza” quale soggetto a rischio di radicalizzazione e proselitismo e, pertanto, trasferito dalla locale casa circondariale a quella di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).

Belkamoun era stato scarcerato lo scorso 12 luglio, in seguito alla sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Catania alla pena di quattordici mesi di reclusione era stato ospitato presso il Cie di Brindisi. Ieri il rimpatrio in marocco con partenza dall’aeroporto Fiumicino.