Il progetto LIFE4FIR, finanziato dall’Unione Europea nel Parco delle Madonie, rientra nel sottoprogramma per l’Ambiente – Categoria Natura e Biodiversità ed è rivolto alla conservazione di habitat e specie in pericolo di estinzione. In linea con le direttive dell’U.E. sulla Biodiversità e lo   Sviluppo, Attuazione e Gestione della Rete Natura 2000, coordinato dall’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per la Bioeconomia, ha avuto tra i beneficiari, anche il Parco delle Madonie.
Il progetto LIFE4FIR, già avviato nel 2019, ha riguardato le “Strategie decisive di conservazione in situ ed ex situ per la salvaguardia e la conservazione dell’Abies nebrodensis” (LIFE 18 NAT/IT/164 LIFE4FIR).
A dimostrazione dei risultati raggiunti dopo circa 4 anni dal suo avvio, in linea con le aspettative iniziali e gli obiettivi raggiunti, è stato organizzato un convegno finale e l’evento di replicazione del Progetto LIFE4FIR, che si è tenuto, ieri a Polizzi Generosa presso il Cinema Cristallo.  Il convegno è stato preceduto da una visita fatta all’esemplare Abies nebrodensis di Villa Casale, già sottoposto ad interventi di conservazione, attraverso un progetto promosso dal Comune e finanziato con apposito Decreto del Dirigente Generale del Comando Corpo Forestale.  A seguire, sono stati poi, illustrati tutti gli aggiornamenti dei risultati tecnici raggiunti, tra i quali: la messa in funzione della banca del seme e della Criobanca e l’Isolamento e l’impollinazione manuale degli strobili di Abies nebrodensis. Il progetto LIFE4FIR, ha previsto, tra l’altro, il telerilevamento via drone e le attività di monitoraggio e la realizzazione di un sistema di videosorveglianza.
Ampia soddisfazione è stata espressa dal Dirigente Bonomo del Parco delle Madonie: “la rinnovazione naturale, ha permesso che da pochissime piantine presenti all’inizio delle prime attività progettuali, oggi, quelle censite nel corso degli ultimi rilievi fatti, si attestano a 500 esemplari.  L’imminente attivazione della Criobanca, consentirà la conservazione del prezioso patrimonio genetico dell’Abies, prodotto nei laboratori dell’Università di Palermo e del CNR di Firenze, tramite azoto liquido e, le attività di divulgazione attuate, hanno consentito un grande coinvolgimento di pubblico, studenti universitari e studiosi, provenienti anche da altre Regioni.
Anche Il Commissario straordinario dell’Ente Parco Caltagirone, in merito ai risultati raggiunti ed alla salvaguardia ambientale che è stata attuata sul territorio, congratulandosi con gli intervenuti, ha espresso le sue considerazioni “La Terra ospita la vita come da noi concepita e conosciuta che è presente in ogni essere vivente, sia esso vegetale che animale.  L’Abies nebrodensis, esemplare a rischio di estinzione nel Parco delle Madonie, ci impone una riflessione: dobbiamo dare un senso allo sviluppo della scienza e della tecnologia, poiché, spesso si accompagnano con una certa contrapposizione ideologica tra uomo e natura. In questo contesto, la conoscenza, la scienza, l’innovazione tecnologica messa al servizio della scienza, non è stato uno strumento di dominio della natura, ma piuttosto il mezzo per vivere in armonia con essa e proteggere un “essere”, l’Abies che ha tanto da raccontare anche alle prossime generazioni future sia come espressione di una certa identità territoriale che, in modalità di conservazione storica, attraverso la memoria museale, già attuata con l’allestimento del MAN (Museo Abies nebrodensis) nei locali del Palazzo Municipale di Polizzi Generosa.
I lavori, coordinati dall’assessore alle politiche Ambientali del Comune di Polizzi Generosa Gaetano Bellavia, hanno visto l’autorevole contributo tecnico del Prof. Rosario Schicchi e l’intervento conclusivo del dott. Fulvio Bellomo Dirigente Generale del DRSRT.

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