“Apprendiamo dalla stampa degli sforzi del Governo regionale per revisionare il patto con lo Stato sul recupero del disavanzo, che significherebbe tra le altre cose sbloccare le assunzioni alla Regione siciliana: un obiettivo che caldeggiamo da tempo per rimettere in sesto la macchina amministrativa. Chiediamo però che il 50% dei nuovi posti, stimati in 1.300, sia riservato al personale interno”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal che hanno scritto una nota al Presidente della Regione Renato Schifani, all’Assessore all’Economia Marco Falcone e all’Assessore alla Funzione pubblica Andrea Messina.
“Grazie a risparmi per 400 milioni – spiegano Badagliacca e Lo Curto – sarà possibile allentare i vincoli del Patto e procedere a una riclassificazione che il personale aspetta da troppo tempo, definendo così un nuovo ordinamento professionale con l’impiego di risorse già stanziate per il rinnovo del contratto. In questi anni la Regione ha penalizzato gli interni, non prevedendo riserve nei concorsi banditi, e bisogna correre ai ripari: il Governo convochi i sindacati e destini il 50% dei 1.300 posti a chi da anni garantisce i servizi e il funzionamento degli uffici”.

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