Palermo 5 marzo 2024 – L’8 marzo incrociano le braccia Palermo i dipendenti dell’Enel. E’ previsto un corteo con concentramento alle ore 9 a Piazza Ruggero Settimo (Politeama) e arrivo davanti alla Prefettura. A conclusione del sit-in, il  presidio si sposterà sotto la sede direzionale di Enel in via marchese di Villabianca, dove i lavoratori continueranno a esprimere il loro dissenso.
Lo sciopero generale di tutte le società del gruppo è stato indetto da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil a causa delle politiche aziendali, che prevedono uno smembramento della rete di distribuzione elettrica nazionale, per fare posto a una rete spezzatino, ben che vada tarata su base regionale.
Inoltre, l’azienda, col pretesto di rientrare dalla situazione debitoria ha ridotto drasticamente e, in alcuni casi, del tutto azzerato gli investimenti. È il caso di quelli sulle fonti rinnovabili, che dovrebbero rappresentare il futuro per quel che riguarda la produzione di energia pulita e invece vengono “cassati per fare cassa”.
Vengono colpite, direttamente o di riflesso, tutte le altre società del gruppo Enel, con processi di riorganizzazione e con misure che produrranno esuberi diffusi. Gli unici investimenti degni di nota, previsti nel piano industriale, sono quelli relativi al Pnrrr, per realizzare i quali sarebbero indispensabili circa 500 assunzioni, anch’esse inspiegabilmente bloccate dai vertici aziendali.
“L’attuale amministratore delegato, Flavio Cattaneo, noto per aver compiuto un’operazione analoga in Telecom, rappresenta la longa manus aziendale delle politiche del governo sull’autonomia differenziata – affermano il segretario generale Filctem Cgil Palermo Calogero Guzzetta, il segretario generale Flaei Cisl Palermo Trapani, Carlo Santodonato e il segretario Uiltec Uil Palermo Carlo Caruso –  Ciò che sta accadendo in Enel non è un caso, se si tiene conto del fatto che l’autonomia differenziata prevede, fra le 23 materie che passeranno in mano alle regioni, anche quella relativa alle politiche dell’energia”.
“A rischio non ci sono soltanto migliaia di posti di lavoro dei dipendenti Enel, ma la qualità del servizio elettrico per i cittadini. Ciò che è accaduto la scorsa estate – aggiungono Guzzetta, Santodonato e Caruso –  quando a causa delle ondate di calore molti cittadini sono rimasti al buio per giorni, rischia seriamente di diventare una condizione perenne con cui fare i conti, se la gestione della rete passerà a non meglio precisate piccole aziende, che non avrebbero né le competenze né i mezzi per far fronte a una gestione di qualità della rete elettrica. Senza contare i rischi connessi alla sicurezza dei lavoratori, che crescerebbero esponenzialmente in assenza di un’azienda seria e competente, che ha fatto della sicurezza una priorità in tutti questi anni”.
La vertenza Enel per queste ragioni non riguarda soltanto le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda.  I sindacati lanciano un appello alla partecipazione al corteo ai palermitani.  
 “E’ una vertenza – concludono i tre segretari –  che chiama in causa tutti i cittadini,  che si troveranno a pagare un prezzo molto alto per le scellerate scelte aziendali. Ci sentiamo di chiedere a tutta la cittadinanza di partecipare al corteo e di manifestare la ferma contrarietà alle scelte dell’azienda (e del governo), che vanno nella direzione opposta a quella di garantire a tutti il diritto a una rete elettrica di qualità, soprattutto in una fase in cui il costo dell’energia elettrica comporta grandi sacrifici per le famiglie che, quantomeno, avrebbero diritto a un servizio efficiente e sicuro”.

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.