Concluso il progetto PCTO del Rosina Salvo: oltre 80 ragazzi protagonisti attivi nel volontariato
TRAPANI – Non solo scuola, ma anche cittadinanza attiva. Si è conclusa con una partecipata serata finale la terza edizione del PCTO “A scuola di volontariato – Progettiamo il futuro”, percorso promosso dall’Istituto Superiore Rosina Salvo di Trapani insieme al CeSVoP – Centro Servizi per il Volontariato di Palermo. Protagonisti, ancora una volta, oltre 80 studenti che hanno scelto di mettersi in gioco con attività concrete di volontariato in diversi ambiti: ambiente, sociale, educazione, supporto digitale.
Un impegno che parla chiaro: i giovani siciliani non stanno a guardare. E se da un lato la scuola offre strumenti, guida e contatti con le associazioni del territorio, dall’altro sono proprio gli studenti a rispondere con entusiasmo e responsabilità, trasformando un percorso formativo in un’esperienza di crescita personale.
Tra i momenti più significativi del progetto, la serata-evento “Ballo ma non mi sballo”, ideata dai ragazzi in collaborazione con l’associazione Azione X OdV e il Club Caloma. Una festa alternativa, pensata per promuovere un divertimento sano, lontano da alcol, droghe e dipendenze digitali. Un’iniziativa che ha unito musica, riflessione e prevenzione, dimostrando come si possa fare comunità anche in modo responsabile.
«Aiutare i ragazzi a vivere con equilibrio è un obiettivo educativo centrale – ha affermato la professoressa Rosaria Bonfiglio, referente del progetto e presidente di Azione X OdV –. Il volontariato diventa uno spazio concreto per coltivare questa consapevolezza».
Alla serata conclusiva hanno preso parte anche gli assessori alle politiche sociali dei Comuni di Erice e Trapani, Carmela Daidone e Giuseppe Virzì, oltre alla dirigente scolastica Giuseppina Messina. La sociologa Sonia Fonte ha affrontato il tema della prevenzione come strumento educativo, mentre Rossella D’Angelo, referente provinciale CeSVoP, ha annunciato nuove occasioni di volontariato per l’estate, già pronte ad accogliere l’entusiasmo dei ragazzi coinvolti.
Il progetto si è chiuso, ma per molti dei partecipanti rappresenta solo l’inizio. In un tempo in cui si parla spesso di “generazione disillusa”, Trapani lancia un altro messaggio: i giovani ci sono, se trovano una scuola che crede in loro e li accompagna nel fare la differenza.



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