A causa dell’elevato numero di contagi da Coronavirus, la piccola cittadina di Agira, nell’Ennese, è stata dichiarata zona rossa con decreto del governatore Musumeci.

Il sindaco di Agira, Maria Greco, ha chiamato a presiedere Il Coc, la consigliera comunale d’opposizione Cristina Valenti.
Per l’attuazione del Piano Comunale di Protezione Civile il sindaco si avvale infatti della struttura del Centro Operativo Comunale (C.O.C.).

Con una lettera aperta, Cristina Valenti rifiuta tale nomina e ne spiega le motivazioni.

Ecco il testo della lettera che riceviamo e pubblichiamo integralmente:

“Grazie Maria Greco! Ma non posso.
Grazie ai tanti cittadini che hanno manifestato entusiasmo per tale nomina.
Non posso presiedere il COC, non per cattiva volontà, ma perché questa funzione non è delegabile al consigliere comunale!
Se non ho la laurea in medicina come posso fare il medico? Se non ho la laurea in architettura come posso fare l’Architetto?
Quindi se non sono Sindaco come posso presiedere il COC? Questa funzione appartiene al Sindaco! Nessun cittadino per quanto volenteroso sia, potrebbe presiedere il COC!
Grazie Maria Greco per avermi nominata a presiedere il COC senza aver minimamente chiesto alla sottoscritta cosa pensasse della cosa, Le avrei detto subito che le funzioni gestionali di presiedere gli organismi preposti a gestire gli interventi di Protezione Civile sono di Sua esclusiva competenza o del Vice Sindaco quale sostituto.
Il Sindaco in questi casi, agisce come massimo organo riconosciuto dalla legge nei confronti della comunità locale.
Non sono considerazioni della sottoscritta! Ma la normativa è chiara!
Il nostro regolamento comunale di Protezione Civile non prevede la possibilità che un consigliere comunale possa presiedere il COC !
Le ricordo che:
-Il Sindaco è l’ Autorità comunale di protezione civile (art. 15, comma 3, L. 225/92). Al verificarsi dell’emergenza assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso in ambito comunale.
Si evidenzia che il consigliere comunale non espleta funzioni di rappresentanza esterna o ruoli di natura gestionale.
Il C.O.C. strumento operativo di notevole importanza è attivato dal Sindaco in previsione di un evento o in immediata conseguenza dello stesso e rimane operativo fino alla risoluzione delle problematiche generate dell’evento stesso. Al Sindaco viene imputata la responsabilità di gestione dell’emergenza dal momento in cui la medesima è stata prevista o si è manifestata.
Grazie Maria Greco per avermi trasmesso l’atto di nomina solo ieri sera!
Grazie Maria Greco per la stima, la fiducia che ripone nella sottoscritta, nonostante i suoi validissimi collaboratori!
Grazie Maria Greco per aver pensato solo un minuto di mandare la sottoscritta a presiedere il COC! Presiedere non vuol dire collaborare! Vuol dire sostituirmi a lei!
Le ricordo che lei è il Sindaco di Agira nel bene e nel male, soprattutto in emergenza! Il sindaco è l’autorità sanitaria locale!
Mi chiedo Lei da Sindaco è mai andata fisicamente un solo giorno al COC? I suoi assistenti o collaboratori?
Se la risposta è si, bene! Nulla di straordinario o eccezionale!
Se la risposta è no…ha trovato una soluzione nella mia persona. In prima linea ogni giorno, senza eccezioni (cioè possibilità di presiedere in videoconferenza quando necessario).
Sapeva benissimo che non mi sarebbe stato possibile essere presente tutti i giorni per via del bambino e dei turni lavorativi di mio marito! Di certo non avrei potuto portare il bambino al COC o lasciarlo in casa da solo.
Prima di ricevere diversi pareri da parte di gente competente in materia a cui ho chiesto se fosse possibile tale nomina, le avevo proposto di darmi la possibilità di gestire la cosa tramite gli attuali e moderni strumenti della comunicazione.
Una prassi seguita da casa anche da parte di alcuni dipendenti comunali, i quali tutt’oggi lavorano da casa.
Sulla vicenda La sua risposta è stata categoricamente no!
Quindi per lei ed i suoi collaboratori la possibilità di gestire la cosa telematicamente potrebbe essere valida e per la sottoscritta no?
Inoltre a nulla valgono le scuse telefoniche di ieri sera! Mi ha detto che forse prima di fare l’atto avrebbe potuto parlarne con la sottoscritta ed evitare di fare la nomina! Come dovrei interpretare la cosa?
Ha fatto una nomina senza interpellare la diretta interessata! Ha fatto una scelta unilateralmente e preventivamente decisa! Già questo è di una gravità inaudita!
Il rispetto della libertà delle persone è un diritto costituzionalmente riconosciuto.
La verità è che bisogna zittire chi osa ribellarsi e occorre sempre dire di si per “ogni luogo e circostanza”.
Nell’esprimere liberamente le proprie perplessità, la sottoscritta accompagna alla critica sempre delle proposte alternative e concrete!
Per come la vedo io si tratta solo di uno sgambetto politico, una punizione solo perché ho richiesto i verbali delle sedute del C.O.C. Allora se un giorno dovessi richiedere degli atti amministrativi su dei lavori pubblici, per punizione mi metterà a capo dell’ Ufficio Tecnico? Le ricordo che non ho una Laurea in Ingegneria.
Provo tanta tristezza ma non per me!
Le azioni politicamente scorrette, non potranno mai scalfire l’onestà e la dignità di chi ha l’animo e la coscienza rivolta a perseguire l’interesse dalla tutela collettiva!
Ci sarà tempo per la politica, questo non è il momento! La gente muore…e rischia di morire.
Gli agirini capiranno che non mi sto tirando indietro, ma che tale funzione non può essere delegata alla sottoscritta.
Tutto il resto non vale nulla, questi giochi, questa lettera, queste parole…”.

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