• Il Mud Sicilia chiede la risoluzione di diversi problemi
  • Particolare attenzione per i soccorritori Seus 118 ed i pazienti
  • Il Mud in una nota “Autisti soccorritori vengono letteralmente ‘abbandonati’ davanti ai pronto soccorso”

Gli equipaggi del 118 di Enna continuano ad operare in gravi difficoltà quotidiane. Ed il Mud 118 Sicilia, associazione categoria apolitica e asindacale, dopo note, lettere ed appelli in merito alla gestione lacunosa degli accessi Covid, chiede, ancora una volta, garanzie. Sia per gli operatori che per i pazienti.

Lunghe ore di attesa davanti ai pronto soccorso

“Molteplici sono le segnalazioni da parte degli equipaggi delle postazioni 118 – si legge nella nota – impegnati ormai da più di 18 mesi a fronteggiare l’emergenza Covid con le quali si lamentano le lunghe ore di attesa davanti ai pronto soccorso Covid, e con un evidente rallentamento della rete tempo dipendente scopo più importante assieme i gravi traumi”.

Segnalazioni andate a vuoto

La nota del Mud continua: “A nulla sono valse le segnalazioni fatte alle autorità competenti e alle Centrali di riferimento sparse per la nostra Sicilia. Gli autisti soccorritori vengono letteralmente ‘abbandonati’ davanti ai pronto soccorso, dentro le tute anti Covid, per ore sotto qualunque intemperia atmosferica, a seconda della stagione che si affronta: dagli zero gradi ai 50”.

“Condizioni disumane anche i pazienti”

La denuncia del Mud pone l’accento anche sulle condizioni dei pazienti: “Nella medesima disumana e inaccettabile condizione, nella quale versano gli autisti-soccorritori Seus 118, si trovano gli stessi pazienti che vengono soccorsi, che se si trovano dentro un’ambulanza non certo per una gita ma perché necessitano dell’intervento di un mezzo di soccorso e quindi di cure tempestive ed immediate, come recita il nostro servizio sanitario di Emergenza Urgenza. Spesso ci chiediamo: ma se questi pazienti fossero parenti di? Non illustri sconosciuti, subirebbero lo stesso trattamento?
Questi pazienti siamo anche noi, le nostre madri, i nostri figli, i nostri padri… è una vergogna inaudita e non giustificabile”.

Richiesta una soluzione dei problemi

“Chiediamo nel più breve tempo possibile la risoluzione immediata dell’annoso problema, non si può rischiare che pazienti e operatori collassino sotto il sole cocente durante le lunghe ore di attesa prima della presa in carico nei pronto soccorso, cosa che avviene con una certa frequenza in tutta la Sicilia.
Che non ci si venga a dire sempre che non si possono ricevere pazienti perché oberati di lavoro, spesso le segnalazioni arrivano da operatori che prendono atto del fatto che i P.S. non sono intasati da accessi tali da giustificare le lunghe ore di attesa. Non abbiamo bisogno della elemosina della regione per il premio Covid, necessitiamo di ‘Dignità Umana’ la stessa riservata a tutti gli esseri viventi”.