Offre una collezione di reperti di grande pregio storico ed è visitabile gratuitamente tutto l’anno, eppure il Museo Archeologico di Centuripe non compare nell’elenco stilato dalla Regione comprendente i musei statali visitabili gratuitamente ogni prima domenica del mese. L’associazione Zona Libera, che si occupa della valorizzazione del territorio di Centuripe, in una nota esprime tutto il suo disappunto per questa dimenticanza.

L’Assessorato Regionale per i Beni Culturali della Sicilia ha sposato l’iniziativa del Mibact #domenicalmuseo che prevede l’ingresso gratuito in tutti i musei e nei parchi archeologici statali ogni prima domenica del mese. Iniziativa lodevole che purtroppo, fa emergere, anche in questa occasione, lo stato di abbandono in cui si trova il Museo Archeologico di Centuripe.

Sulla pagina facebook ufficiale dell’Assessorato (Regione Siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana) sono elencati tutti i Musei e le aree archeologiche visitabili gratuitamente domenica 5 Gennaio tranne il Museo Archeologico della nostra città. Omissione grave, anzi gravissima. Pur essendo un Museo visibile gratuitamente sempre, l’Associazione Zona Libera ritiene che, il mancato inserimento, sia una comunque una grave dimenticanza. Ancora più grave è il fatto che il Museo è, a tutti gli effetti, un Museo Regionale e che rappresenta una delle più importanti raccolte archeologiche della Sicilia.
Per tale ragione solleciteremo affinché sia inserito al più presto nell’elenco e che l’Assessorato e gli Enti preposti comincino, al più presto, a riservagli l’attenzione che merita.”

Il Museo Archeologico Regionale di Centuripe raccoglie le collezioni comunali formatesi nei primi decenni del secolo scorso, con donazioni e recuperi decontestualizzati, e quanto proviene da scavi regolari eseguiti a partire dal 1951, in collaborazione fra la Soprintendenza di Siracusa, allora competente per territorio, e l’Istituto di Archeologia dell’Università di Catania.

La precedente esposizione, inaugurata nel 2000, era essenzialmente limitata all’esposizione di un ricco complesso di sculture rinvenuto nell’area dell’edificio di età romana, identificato come sede degli Augustales, ed una parte delle collezioni comunali e i corredi di alcune delle tombe scavate nel 1968 nella necropoli arcaica di contrada Piano Capitano. Il nuovo allestimento si arricchisce dei materiali provenienti dagli scavi più recenti ed anche di molti reperti provenienti da vecchi scavi, prima non esposti per motivi di spazio.

Articoli correlati