Fa discutere quanto accaduto all’Istituto Ettore Majorana di Piazza Armerina, dove la polizia è intervenuta nel corso di un’assemblea autorizzata per discutere sull’autorizzazione della cannabis.
Davide Faraone, parlamentare del Gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe e Francesco Alloro, coordinatore provinciale di IV Enna hanno chiesto che si faccia chiarezza.
Faraone ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro per l’Istruzione, Giuseppe Valditara e al ministro degli Interni, Matteo Piantedosi.
“Inammissibile quanto accaduto”
“Riteniamo il fatto molto grave perché, indipendentemente da come la si pensi nel merito, azioni come queste mettono in discussione il diritto alla manifestazione del pensiero, che è pietra angolare della nostra Costituzione e che è alla base della formazione degli studenti tra i banchi di scuola. È inammissibile – conclude la nota – che durante una assemblea di istituto, peraltro autorizzata, gli studenti ricevano la visita della polizia, ancora più impensabile è che alla domanda degli studenti perché fossero lì la risposta degli agenti sia stata: ‘Le domande le facciamo noi’, chiedendo le generalità a tutti gli studenti”.
I fatti, la polizia irrompe durante l’incontro
Come viene riportato da Repubblica Palermo, la nuova campagna per la legalizzazione della cannabis portata avanti nelle scuole italiane dall’associazione nazionale “Meglio legale”, ha avuto dunque dei risvolti inaspettati sia per gli studenti che per gli stessi organizzatori: “Nel bel mezzo dell’assemblea, concordata e autorizzata preventivamente con la preside — racconta Pierluigi Gagliardi, collaboratore di ‘Meglio legale’ e relatore nell’incontro — mentre con l’aiuto di alcune slide, dibattevamo da remoto con i ragazzi, sono intervenute le forze dell’ordine che hanno identificato i rappresentanti d’istituto per il solo fatto di avere organizzato un evento sul tema della legalizzazione della cannabis a scuola. Troviamo che sia un fatto gravissimo e inaccettabile”.
L’assemblea poi è andata avanti
Durante l’incontro, il relatore ha informato gli studenti sui potenziali benefici della legalizzazione della cannabis, tra cui il contrasto alle attività criminali delle mafie, l’apertura a nuove ricerche scientifiche e l’accesso semplificato alle cure per i pazienti affetti da diverse patologie. La dirigente scolastica Lidia Di Gangi, che non era presente durante l’assemblea, ha spiegato che deve ancora parlare con i ragazzi, ma ha aggiunto che “in ogni caso, l’assemblea è stata portata a termine”.
“Un fatto mai successo”
Un fatto mai accaduto, lamentano gli organizzatori della manifestazione scolastica. “Non si vuole creare alcun allarmismo – aggiungono dall’associazione – anche se ciò che è avvenuto nella scuola di Piazza Armerina ha dell’incredibile. Non è mai successo prima che nelle altre scuole italiane la polizia intervenisse nel corso di una normale assemblea di istituto”.
Questura Enna, “studenti non sono stati identificati”
La Questura di Enna fa sapere “di aver intrapreso le opportune iniziative volte a ricostruire l’episodio” che riguarda l’intervento della polizia nell’istituto superiore Majorana-Cascino di Piazza Armerina, dove era in corso un’assemblea autorizzata dell’associazione ‘Meglio legale’ che si batte per la liberalizzazione della cannabis.
“Dalle prime ricostruzioni – sottolinea la Questura di Enna – è emerso che nella mattinata di ieri personale del commissariato di Piazza Armerina in abiti civili ha preso contatti con i responsabili dell’istituto superiore Majorana-Cascino, ma risulta destituita da ogni fondamento la notizia che gli studenti partecipanti all’assemblea siano stati formalmente identificati e che la stessa sia stata interrotta e/o ritardata”. La Questura “precisa altresì che qualsiasi attività condotta presso l’istituto scolastico comunque non avrà alcun seguito”.






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