SOS Sicilia. L’appello di Salvatore Martorana è uno schiaffo all’intera classe politica siciliana, ed è l’alert di un imprenditore che con coraggio e passione ha deciso di restare radicato nel cuore della Sicilia per creare prodotti di lusso apprezzati in tutto il mondo. Martorana è a capo di Gregory, la griffe dell’abbigliamento maschile apprezzata in tutto il mondo. E ‘ quasi un “nonsense” la presenza di una marca così prestigiosa a Valguarnera Caropepe, località così lontana dai centri principali del business mondiale. Ma è un non sense che dimostra in pieno tutte le potenzialità inespresse dal tessuto economico e sociale della Sicilia. Per questo, Martorana lancia un appello: “dobbiamo creare nuove condizioni nuove per la Sicilia se vogliamo proiettarla verso il futuro, altrimenti i nostri figli e i nostri nipoti saranno costretti ad andarsene via.”
SOS Sicilia, “se politica non cambia perderemo la meglio gioventù siciliana”
Il rischio di perdere la “meglio gioventù” siciliana è concreto. Segnali di un progressivo abbandono della Sicilia sono riportati periodicamente dai principali bollettini statistici. Eppure fare impresa in Sicilia è possibile. “ Abbiamo dato dimostrazione che nel cuore della Sicilia, da Valguarnera Caropepe, si può fare impresa buona – spiega Martorana – e la nostra è soprattutto una scelta di cuore e di coraggio, perché abbiamo deciso di resistere anche se è impossibile per noi competere con chi ha delocalizzato e produce in paesi, come l’Albania o la Turchia, dove il costo del lavoro è molto più basso”.
Gregory, dal cuore della Sicilia ai mercati del lusso più prestigiosi al mondo
Gregory è un brand connotato da un forte valore “familiare”, dove il concetto di famiglia assurge a plus positivo, nel segno della solidarietà e della passione per valori condivisi. Lo dimostrano le parole di Nicola Martorana, figlio del fondatore della compagnia presente ormai in tutti i mercati mondiali: “quando ero piccolo i miei giochi erano i campionari di papà. La mia curiosità di bambino si concentrava sulle differenze tra un tessuto e un altro”. Così, anche se qualche volta – di fronte alle sfide globali – sarà pur balenata l’idea di vendere tutto, lasciare la Sicilia e delocalizzare, alla fine l’orgoglio e la forza delle proprie convinzioni ha prevalso: “Arrendersi mai”, è il motto della famiglia Martorana.
Martorana, ”
“Viviamo delle nostre competenze e delle nostre capacità – spiega Martorana – e non abbiamo mai chiesto nulla alla politica e al mondo pubblico. Anche se siamo in Sicilia, anche se siamo lontani dalle capitali delle moda abbiamo deciso di farcela, perché abbiamo qualcosa in più da dire rispetto agli altri che hanno la vita più facile”. I risultati hanno dato ragione alla vision imprenditoriale di Martorana. Dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Papa Emerito Benedetto XVI, sono tanti i “potenti” della terra ad aver scelto Gregory per il proprio stile.
Per Martorana, inoltre, la grande responsabilità del mondo politico consiste nel non assecondare le virtù della nostra regione: la Sicilia è la potenziale motrice dello sviluppo economico dell’Italia. “Dobbiamo restare qui e diventare protagonisti del nostro futuro. D’altronde quale alternativa esiste? Non sopporto l’idea di vedere dei giovani siciliani che vanno via magari per fare i lavapiatti a Londra”.
Dalla politica il delitto perfetto contro la gioventù siciliana
Insomma, la politica rischia di rendersi responsabile del “delitto perfetto” ai danni delle future generazioni: “La Sicilia è una terra meravigliosa. Abbiamo un patrimonio inestimabile. Dall’arte alla natura, per non parlare dell’agroalimentare. La politica in Sicilia ha fallito. Se i nostri ragazzi sono costretti ad andare via è colpa di chi ci ha governato. Penso alla posizione geografica, siamo al centro del Mediterraneo. Basterebbe solo capire che questa terra offre tantissime possibilità di sviluppo. Siamo ricchi ma non sappiamo di esserlo. E non riusciamo a capitalizzare quel che questa terra può offrire. Non siamo una terra senza speranza. Ma la politica è orba, pensa a coltivare il proprio orticello. Senza una visione strategica”.
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