Dopo la decisione di mantenere lo svolgimento degli esami in presenza si sollevano forti proteste degli studenti contro l’università Kore di Enna. Indignazione esternata dai gruppi Telegram a quelli Whatsapp fino ai social, dove oltretutto l’ateneo ha bloccato la possibilità di rilasciare commenti. A suscitare questo vespaio di polemiche la decisione di mantenere gli esami di profitto e quelli di laurea della sessione invernale gennaio-febbraio 2022 in presenza, ad eccezione dei positivi al covid19 o in quarantena che avranno la possibilità di svolgerlo online ma in altre date rispetto all’appello ordinario. A evidenziare questo momento di grande tensione una lettrice alla redazione di BlogSicilia.

La confusione

Si parla di decine e decine di studenti positivi o in quarantena: “A nessuno di loro – segnala la lettrice – è stata fornita alcuna indicazione nonostante l’invio dei documenti per accertare la veridicità delle loro condizioni”. Nel comunicato dell’università Kore, diffuso nella serata di sabato scorso 8 gennaio, si legge che il Crus, il comitato regionale universitario della Sicilia, ha mantenuto i criteri vigenti negli atenei dell’Isola. Ma le università di Palermo, Messina e Catania hanno deciso di attivare immediatamente la dad per gli esami di profitto con l’obiettivo di preservare la salute di studenti, professori e personale.

Decisioni in evoluzione

Nel comunicato diffuso dall’università degli studi di Enna “Kore” si legge ancora che le decisioni potranno cambiare “in ragione della eventuale evoluzione della situazione pandemica”. “Pertanto – sottolinea la lettrice  – non possiamo considerarci ancora in piena emergenza? C’è grande preoccupazione tra gli studenti dal momento che sono stati messi nella condizione di sostenere l’appello in presenza con il rischio di venire contagiati dal covid19 o saltarlo completamente”. Da oggi, intanto, inizierà la sessione invernale e tanti studenti chiedono di essere ascoltati con il ripristino immediato della dad.

L’emergenza covid19

La città di Enna, e diversi altri centri dell’ennese e di altre province siciliane, è zona arancione da ieri e continua ad essere considerata una zona ad alto rischio. “Tra quei pochi commenti, poiché limitati e bloccati, sui profili social dell’università Kore – aggiunge la lettrice – si legge anche che la decisione va in contraddizione con l’ordinanza del sindaco di Enna che ha disposto la sospensione delle attività scolastiche fino al 19 gennaio prossimo”

Secondo la lettrice “lo staff del primo cittadino ha risposto a diversi messaggi pervenuti che nella sua ordinanza è compresa anche la Kore”.

Associazione dei consumatori sugli scudi

In proposito fa sentire la sua voce anche il Movimento difesa del cittadino che è sulla stessa lunghezza d’onda degli studenti: “Tale decisione – scrive la presidente di Mdc Sicilia, Enrichetta Guerrieri – non collima con l’attuale esigenza sanitaria e con quanto deciso dal presidente della Regione, dall’assessore regionale e dai sindaci dei vari Comuni siciliani. La partecipazione in presenza dei ragazzi agli esami di profitto e alla sessione invernale di laurea comporta lo spostamento di migliaia di studenti che saranno costretti a prendere mezzi pubblici, per recarsi dalla propria residenza alla propria facoltà universitaria. In aula quasi certamente si creeranno degli assembramenti durante lo svolgimento degli esami di profitto e delle sessioni di laurea invernali. Tale stato di cose agevola certamente la diffusione del virus ed è decisamente molto rischiosa, sia per gli studenti che per le loro famiglie nelle quali i ragazzi torneranno dopo aver sostenuto i loro esami”.

Gli studenti “reporter”

Mdc ha quindi chiesto ufficialmente che venga attivata la dad almeno sino al prossimo 19 gennaio. “In caso contrario – tuona la Guierrieri – saremo costretti a chiedere agli studenti di fotografare gli assembramenti presenti nell’ateneo durante la sessione d’esame, invitandoli a denunciare dette circostanze ed a chiamare il 112 per un intervento immediato. Infine, ci mettiamo a disposizione degli studenti e delle loro famiglie se, nell’ipotesi di contagio al covid19 in facoltà, durante lo svolgimento degli esami di profitto o della sessione di laurea, intraprenderemo un’azione legale al fine di far emergere la vostra responsabilità civile, penale e sociale.

Il deputato Giarrizzo invia nota all’ateneo

In mattinata il deputato nazionale e vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera, Andrea Giarrizzo, ha inviato una nota alla Kore rappresentando il disagio e i rischi: “In considerazione della grande disponibilità mostrata anche nel recente passato dal rettore dell’università Kore, chiedo, quindi, di attivarsi al più presto, nel merito delle sue competenze, per consentire l’erogazione della didattica a distanza o mista a seconda delle situazioni, soprattutto per salvaguardare sia la salute degli studenti che il diritto allo studio, consentendo loro di seguire in sicurezza le lezioni e di sostenere gli esami di profitto del proprio corso di studi anche online”.

Kore, “sotto attacco da profili fake”

“In questi giorni l’università Kore di Enna è sotto attacco sui social da parte di una sparuta minoranza di propri studenti, cui si aggiungono identità fake e studenti iscritti in altri atenei, per il fatto di avere mantenuto lo svolgimento degli esami in presenza, diversamente da alcune altre università che hanno optato per gli esami on line”  afferma una nota dell’ateneo annunciando di “riservarsi di denunciare gli autori dei falsi e tutti coloro che se ne faranno consapevolmente veicolo di diffusione, a tutela della propria reputazione e della correttezza dei propri studenti”

“L’università Kore – si sottolinea nel documento – non condanna le legittime manifestazioni di dissenso e le opinioni contrarie, e non intende giudicare le ragioni che muovono alcuni studenti a preferire gli esami on line invece che in presenza”.

“Ritiene invece inaccettabili le aggressioni verbali del tutto gratuite e maleducate e le accuse denigratorie, in particolare quelle che riguardano il presunto mancato rispetto dei protocolli di sicurezza e di prevenzione anti Covid”.

Misure anti covid19 rispettate

“Taluni autori di post, nascondendosi dietro l’anonimato o identità fake – si legge ancora nella nota – hanno scritto che all’università Kore avrebbero partecipato ad esami senza misurazione della temperatura e senza Green pass. Chiunque ha potuto e può verificare che tutti i varchi di accesso all’Università sono presidiati da personale specializzato addetto a questi accertamenti e che nelle Facoltà vengono attuati tutti i protocolli di prevenzione e sanificazione”.

Scelte in linea con le indicazioni ministeriali

“L’università Kore di Enna, nel riaffermare la propria linea di condotta, perfettamente coerente con le indicazioni ministeriali e delle sedi accademiche collegiali, mitigate peraltro da linee guida interne caratterizzare da assoluta flessibilità – conclude la nota dell’ateneo – si riserva di denunciare gli autori dei falsi e tutti coloro che se ne faranno consapevolmente veicolo di diffusione, a tutela della propria reputazione e della correttezza dei propri studenti, i quali si dedicano alle attività didattiche ed agli esami con straordinaria serietà e con esemplare rigore, conseguendo i titoli accademici con piena soddisfazione, pieno merito e piena spendibilità”.

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