Gli agenti del commissariato di Noto hanno denunciato un giovane di 24 anni per il reato di diffamazione aggravata. La vicenda ha avuto inizio il 21 dicembre scorso quando l’indagato è stato accompagnato negli uffici della polizia accusato di un furto avvenuto all’interno di un’area di servizio, a Lentini.
Il video con il cellulare
In quei minuti, avrebbe preso il suo telefonino e di nascosto avrebbe girato un video, inquadrando le auto della polizia parcheggiate nel piazzale del commissariato e l’interno dei locali
Montato con musica melodica
Il video, montato con una musica melodica e con una inequivoca gestualità manuale “che offende l’onore della Polizia di Stato, è stato poi caricato su un noto social network” fanno sapere dalla Questura.
Denuncia
Al termine delle indagini, gli agenti sono riusciti a risalire all’autore del video ed alla persona che lo aveva caricato sui social.
Il precedente a Noto
Il mese scorso, sempre a Noto, si è verificato un episodio analogo. Un giovane voleva prendersi gioco dei poliziotti e così, senza farsi accorgere, avrebbe sistemato una mascherina sull’antenna posta sul tetto dell’auto del commissariato di Noto. A quel punto, avrebbe acceso la telecamera del suo telefonino riprendendo la sua “impresa” per poi postare il video sui social.
Le immagini finite sui social
Una goliardata che non sarebbe passata in cavalleria, infatti gli agenti, poco dopo aver visto quell’immagine che, in poco tempo, aveva avuto numerose visualizzazioni, si sono messi alla ricerca dell’autore.
Giovane denunciato
E’ stato individuato, dalle informazioni fornite dagli agenti del commissariato di polizia di Noto, al comando del dirigente Paolo Arena, è un pregiudicato, 24 anni, residente a Noto, che è stato denunciato per diffamazione aggravata dall’uso dei media e dall’aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale.
Un altro video
Gli agenti di polizia sostengono che il giovane ha girato un secondo video, anche questo postato sui social, che “riproduceva i due agenti in servizio di spalle mentre tornavano al veicolo ed una bottiglia di birra che faceva da sfondo”.
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