- Aggiudicata la gara per consolidare il costone roccioso
- Un milione e 328mila euro per la piena fruibilità del belvedere e delle abitazioni
- L’area è stata chiusa al pubblico fino al 2019 a seguito di una frana del 1985
- In zona abitano almeno 500 persone
Un milione e 328mila euro per restituire, dopo trentasei anni, a turisti e abitanti di Calascibetta la piena fruibilità del belvedere più suggestivo del paese in provincia di Enna e mettere in sicurezza le abitazioni che sorgono ai lati di piazza San Pietro. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, mantiene un altro degli impegni assunti nel momento in cui si è messo alla guida della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico.
Aggiudicata la gara per consolidare costone roccioso
Gli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce, hanno infatti aggiudicato la gara per consolidare l’imponente costone roccioso sul quale poggia una parte dell’abitato. Lì, in quelle case che si affacciano su un’ampia vallata e che sono dislocate tra via Longobardi e via San Matteo, vivono almeno centocinquanta persone. Comprensibile, quindi, che l’accentuata instabilità delle pareti rocciose sottostanti, in una zona ad alto rischio sismico, abbia rappresentato fino ad oggi un motivo di forte apprensione.
Ad eseguire le opere sulle rocce che spaziano per circa ottocento metri, sarà l’impresa friulana Sioss: nove mesi al massimo per disinnescare il pericolo rimasto per tanto tempo in agguato e riportare l’intera zona soprastante al suo aspetto originario.
Area chiusa dal 1985 al 2019
Nel 1985 una frana trascinò giù parte dello storico piazzale su cui sorge l’antica chiesa intitolata a San Pietro, con la Torre Normanna che funge da campanile. Tutta l’area restò chiusa fino a quando – nel 2019 – alcuni lavori eseguiti dall’amministrazione comunale consentirono di riaprirla parzialmente. Un’operazione di recupero forzatamente rimasta a metà proprio a causa dei permanenti dissesti del versante sui quali, adesso, si sta finalmente per intervenire.
A Vallelunga Pratameno approvato il progetto per il torrente Salacio
Passo in avanti anche per la sistemazione del torrente Salacio e risolvere i vari problemi di dissesto idrologico a Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta. Ieri è stata ufficializzata l’assegnazione della progettazione esecutiva che verrà consegnata entro due mesi e che getta le basi per un’opera in grado di restituire la serenità delle contrade di San Giovanni e Margiazzo che si trovano nel comune del Nisseno.
Il responso di gara è stato ufficializzato dagli uffici diretti da Maurizio Croce: a eseguire le indagini e i rilievi tecnici, in ragione di un ribasso del 51,8 per cento, sarà un team di professionisti coordinato dalla Engeo Associati-Engineering & Geology di Catania.
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