Lo chef siciliano pluripremiato Alessandro Petrillo del ristorante  “La Scuderia” a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha rivolto, in occasione delle misure per l’emergenza sanitaria globale,  un accorato appello all’attuale governo, nella persona del premier Giuseppe Conte, che riceviamo e, di seguito, pubblichiamo.

“É una crisi senza precedenti che sta investendo il nostro Paese danneggiando tutti i settori nel tessuto sociale.
E’ chiaro che stiamo vivendo lunghe e difficili settimane durante le quali, purtroppo, molte famiglie vivono un dramma frammentario, disorientato  e sociale per la mancanza di un decreto economico a loro sostegno. Non si riesce a regolare i pagamenti degli affitti di locazione, luce e acqua e di tutto quello che necessita durante la  vita quotidiana in un ambiente familiare. Per questo motivo abbiamo bisogno  che gli aiuti economici giungano tempestivi per dare un supporto alla condizione necessaria di rimanere a casa. Sebbene le misure introdotte come contenimento del contagio del Coronavirus emesse dal nostro carissimo premier Giuseppe Conte siano assolutamente giustificabili, vista la natura di questa emergenza abbiamo constatato  che i settori della ristorazione e del turismo si presentano quelli  più colpiti, soprattutto in Sicilia, in cui ci sono circa  40000 addetti che lavorano nei ristoranti ed alberghi. Inoltre, la  maggior parte dei lavoratori stagionali, che ha concluso la stagione 2019, ha già terminato il periodo  del reddito di inclusione (naspi) e molti di loro si trovano  attualmente senza un sussidio, mentre  tanti altri, che erano in attesa della stagione 2020, che sarebbe partita tra i mesi di aprile e maggio, e tutti coloro che non dispongono di un contratto, considerando che il 60% delle attività sono stagionali, si trovano davvero in gravi difficoltà. Caro governo,  sei volte ci avete chiesto sacrifici che stiamo rispettando, nonostante molte lacune, ma adesso siamo giunti alla disperazione dal momento che il Decreto “Cura Italia” ha previsto la  cassa integrazione soltanto per una piccola parte. Aspettando fiduciosi per la nostra vita, sperando di ritrovare l’equilibrio, anche se tanti abbiamo cessato l’ attività riducendo le nostre speranze per ripartire, ma in questo momento in un paese democratico lo stato ha il dovere di garantire noi e le nostre famiglie che versano  in gravissime difficoltà economiche in modo da riacquistare la dignità.
Chiediamo, pertanto,  al Primo Ministro Giuseppe  Conte, al  Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri  e al nostro governatore della Sicilia Nello Musumeci di analizzare seriamente la nostra situazione, poichè siamo grandi lavoratori, professionisti e  artisti di cucina e  non possiamo essere lasciati soli.
Sicuro di un vostro favorevole riscontro e sperando ad un benevolo accoglimento della presente,  porgo distinti saluti”.