La Crocchè è la regina dello street food meridionale. Cugina stretta della leggendaria panella palermitana, quella polpettina fritta di patate ha conquistato il Sud Italia, partendo dalla Campania. A Napoli viene chiamata anche panzerotto. Ogni regione del Sud Italia ha la sua versione. Quella palermitana, prevede l’utilizzo del latte al posto delle uova e della menta nell’impasto. ll nome di questa pietanza sembra derivare dal francese croquette.
La crocchè tipica è un impasto di patate, uova, formaggio, prezzemolo e pepe. Prima di essere fritta va passata a bagno nell’albume e nel pangrattato. Tipico cibo da strada, la crocchè si può preparare facilmente a casa. Nella cucine domestiche alla ricetta tradizionale vengono aggiunti tocchetti di formaggio o salumi. La ricetta che proponiamo oggi è suggerita dal blogger chef Max Mariola. Le nostre crocchè verranno impreziosite da tocchetti di zucchina e mortadella, il più incompreso tra i salumi.
La Mortadella è un grosso insaccato italiano fatto con carne di suino cotta, mescolata con cubetti di grasso di maiale, di forma cilindrica o ovale. Viene aromatizzata con grani di pepe nero, con pistacchi o più raramente bacche di mirto. La storia della mortadella ci porta nei tempi dell’Antica Roma. Per preparare quel salume, la carne di maiale veniva cotta e poi passata al mortaio per essere impastata. Da qui il termine “murtatum“, che significa appunto carne finemente tritata nel mortaio.
Seguendo la ricetta di Max Mariola, con qualche tocchetto di mortadella avremo delle crocchè spettacolari.