E’ stato lanciato ieri, 17 marzo, l’hashtag #iomangioebevosiciliano cui fa capo l’omonima pagina fb, da ieri anch’essa attiva sui social, in occasione della puntata di Casa Minutella condotta, come di consueto, dal nostro Massimo Minutella andata in onda anche sulla pagina fb di BlogSicilia.
Da sempre demonizzati i social, in questi tempi bui, si rivelano preziosi messaggeri alati in grado di veicolare, tra il serio e il faceto, appelli legati a diverse tematiche e problematiche di rilievo sociale, politico ed economico di grande attualità.
In questo caso, dopo #iorestoacasa, la campagna che spopola sul web, per sensibilizzare la popolazione circa i comportamenti e le regole da seguire per fronteggiare l’emergenza mondiale del Covid19, è la volta di un appello, traducibile con l’hashtag #iomangioebevosiciliano, che indica l’unica soluzione possibile intravista da un gruppo di imprenditori siciliani per fronteggiare il momento di forte crisi mondiale, che si ripercuote, come è facilmente intuibile, su tutte le realtà locali.
A lanciare il grido d’aiuto sono, infatti, proprio le imprese locali cui giornalisti e comunicatori hanno deciso di dare voce dando vita a questa iniziativa.
Tra questi Gianni Messina di Digitrend, Fabrizio Carrera direttore di Cronache di Gusto, Giuseppe Biundo del Birrificio Bruno Ribadi, Nino Amadore corrispondente de IlSole24ore per la Sicilia, Carlo Ramo di Strategica e Francesco Caminita di Insoliti, la società che gestisce il sito InSicilia dedicato all’e-commerce dei prodotti siciliani che ha, anche, aderito alla campagna #iorestoacasa al fine di garantire alla clientela la possibilità di fare la spesa on line e di riceverla comodamente a casa.
“Stavamo parlando della drammatica situazione attuale in una call su Google Meet- racconta l’imprenditore siciliano Giuseppe Biundo– e abbiamo deciso di unire i contributi di ciascuno per rilanciare l’economia siciliana lanciando l’hashtag #iomangioebevosiciliano che riassume in sé la filosofia che tutti sentiamo di condividere. Acquistare unicamente prodotti siciliani può essere l’unico modo reale e concreto che ognuno di noi, nel suo piccolo, può mettere in pratica per aiutare la Sicilia a rialzarsi. L’esigenza di tutti noi produttori siciliani per uscire dalla crisi è che i siciliani comprino esclusivamente prodotti a Km0, facendo risparmiare sui costi dei trasporti oltre a garantire la genuinità delle materie prime utilizzate. “Mangiare e bere sano e siciliano” è, dunque, l’unica strada al momento percorribile per far ripartire le imprese siciliane da un momento estremamente difficile di profonda crisi”.
Di seguito il video dell’intervista di Massimo Minutella a Giuseppe Biundo del Birrificio Bruno Ribadi
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