All’indomani dell’emergenza sanitaria globale, quando ci si appresta a compiere, timidamente e cautamente, i primi passi verso la rinascita, chiedersi in quale direzione andare è un atteggiamento più che legittimo, oltre che saggio e concreto.

Tra le tante possibilità che le aziende, in particolare quelle in ambito ristorativo e dell’hospitality, stanno mettendo in campo, vi è il potenziamento delle offerte legate ad attività a contatto con la Natura, da svolgere in assoluto relax con la complicità di ampi  spazi aperti che consentano la realizzazione delle norme di sicurezza previste  dall’ultimo Dpcm , prima tra tutte la distanza fisica, in maniera assolutamente naturale e senza particolari sforzi ( almeno in apparenza) che alimentano  l’illusione – che si  spera  essere il  più veritiera possibile-  che il peggio sia passato e che il periodo difficile appena trascorso possa essere finalmente lasciato alle nostre spalle.

Tra le realtà interessanti che crediamo valga la pena di visitare vi è la Masseria Susafa, un luogo sospeso tra il fascino di una  storia centenaria,  tramandata da cinque generazioni dalla  famiglia Saeli-Rizzuto, proprietari e imprenditori agricoli,  e un futuro ricco di progetti la cui assoluta contemporaneità è frutto di una passione che affonda le proprie radici nella sapienza della cultura contadina.

Con particolare cura, la famiglia Saeli -Rizzuto accompagna i propri ospiti ad immergersi nella vita di campagna sostituendo, con grande sapienza, all’austerità della vita di un tempo,  il comfort di un affascinante resort finemente allestito all’interno di una grande masseria, i cui  imponenti magazzini  e le stanze, una volta destinate al  bestiame e alla servitù,  seppur riadattate ad alti standard di incoming,  rappresentano oggi un’importante testimonianza di costruzione agricola che è l’esempio vivente di un’epoca che ha caratterizzato lo sviluppo economico del territorio.

Nel 2008 Manfredi e Tommaso Rizzuto Saeli hanno intrapreso un nuovo percorso con l’intento di condividere con gli ospiti della struttura le suggestioni e le tradizioni più antiche di questa realtà di famiglia, così carica di storia. La creatività di Manfredi unita al suo amore per i particolari è visibile nei dettagli degli interni che stupiscono per la capacità di mescolare sapientemente il passato con il gusto contemporaneo. La sua passione per la cucina, combinata alla reinterpretazione della tradizione siciliana attraverso la coltivazione in loco delle materie prime traspare in tutto ciò che riguarda la ristorazione. La dedizione e la concretezza di Tommaso hanno portato Susafa ad essere riconosciuta come un centro di eccellenza sul territorio. Il suo occhio attento alle nuove esigenze dei moderni viaggiatori e a tutto il mondo del turismo alberghiero si manifesta nell’attenzione continua agli elementi innovativi, fondamentali per caratterizzare il comfort contemporaneo in un contesto di tradizione.

Come indica lo stesso nome “Susafa” che,  in realtà, è un intercalare dialettale che significa “Se lo sai, fai”, questo luogo, in cui si respira un’aria positiva che trasmette voglia di “fare, progettare e realizzare”, è una vera e propria fucina di idee.  Una tra tutte,  il progetto, ambizioso quanto innovativo “Seminiamo il futuro”.

Manfredi Rizzuto

Si tratta di un’iniziativa  volta a mettere in connessione i visitatori con la produzione della terra, in cui si eliminano i passaggi tipici della filiera e si condivide con i consumatori la cultura contadina delle stagioni e del consumo di qualità sostenibile e responsabile. Quella di Susafa è una realtà senza eguali, un mondo autentico in cui la Natura segue il suo ciclo e in cui l’uomo, ripartendo dalla terra,  ritrova sé stesso e il proprio equilibrio in una dimensione senza tempo. La vastità degli  spazi, insieme alla profonda cultura dell’accoglienza e della condivisione, garanticono a chi si avvicina, una fruizione dei luoghi  in pieno relax e sicurezza mai come in questo momento storico fondamentali per il benessere psico-fisico” ci  racconta Manfredi Rizzuto mentre ci accompagna a visitare la rigogliosa tenuta di Susafa, divisa tra Polizzi Generosa tra piante aromatiche e alberi da frutto, tra cui ciliegi carichi di succosi frutti   e quella  di Canna e Baccogna, che si estende tra il mare e le colline nel comune di Termini Imerese dove si trovano  33 ettari di uliveto immersi nel verde smeraldo della primavera e nell’ oro del grano durante l’estate.

Da quest’anno, Susafa amplia la propria visione. Partendo dalla forte convinzione che l’agricoltura sia uno straordinario fattore di promozione dell’idenità culturale e sociale di un territorio, Susafa vuole affermarsi sempre di più come portale privilegiato verso la conoscenza di sapori e saperi locali. In quanto custode e promotore dell’economia e della cultura del territorio, Susafa si pone come obiettivo l’infondere i suoi valori ben oltre i confini dei suoi poderi. L’idea è quella di far vivere ai propri ospiti il senso di comunità, che l’ha sempre animata in ogni momento, abbattendo ogni distanza, pur mantenendola.
Questo nuovo progetto offre  una visione ad ampio respiro e l’idea è quella di farlo crescere fino a farlo diventare una realtà che supera gli attuali paradigmi della distribuzione di qualità  proponendo diverse tipologie  di “adozioni dirette” di alberi da frutto, ulivi, appezzamenti di grano, pezzature dell’orto. La produzione derivante da queste adozioni come marmellate, taniche d’olio extravergine, farine e pasta e tutti  prodotti di stagione dell’orto, diventa di proprietà dell’adottante. Il valore unico  della terra si diffonde e propaga, dunque, attraverso queste adozioni e mediante i privilegi, grazie al programma di membership ideato da Susafa.

La membership dà inoltre accesso ad una serie di benefit  di cui sarà possibile fruire nel prossimo e-commerce di Susafa e nella più classica ospitalità all’interno della struttura. Sarà possibile ricevere erbe aromatiche e officinali, erbe selvatiche, frutta e ortaggi, il tutto secondo stagionalità e dunque con prodotti differenti a seconda del periodo dell’anno; al quadro si aggiungono anche frutta secca e legumi disponibili in tutte le stagioni.
“Seminiamo il Futuro” diviene così  sinonimo di genuinità sotto ogni punto di vista, da quello alimentare al senso di comunità, al buon vivere, alla corretta sostenibilità grazie alla drastica diminuzione della filiera, alimentando la condivisione e la partecipazione e permettendo a tutti di vivere direttamente il rapporto con la terra.