- Il fatto è avvenuto in un lido balneare a Furnari, nel Messinese
- Dopo un diverbio con un collega di lavoro, il 27enne ha colpito con un coltello un 51enne
- Quest’ultimo è stato ricoverato in ospedale a Patti per una ferita alla spalla sinistra guaribile in 10 giorni
- Le indagini dei carabinieri però hanno accertato una dinamica più grave e sono scattate le manette
Un giovane di Furnari, S. V. di 27 anni è stato arrestato dai carabinieri nel comune in provincia di Messina per tentato omicidio e porto abusivo di coltello in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della procura della Repubblica dello stesso comune diretta da Emanuele Crescenti.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, ha avuto un diverbio all’interno un lido balneare a Furnari con un collega di lavoro che è poi degenerato.
Secondo quanto accertato nell’immediatezza del fatto dai carabinieri, il 51enne era stato ferito con un coltello da S.V. che gli aveva inferto un fendente causandogli una “ferita da taglio penetrante spalla sinistra” giudicata guaribile in 10 giorni e medicata presso l’ospedale di Patti.
Le indagini approfondite dei carabinieri
Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini avviate nella prima mattinata del 19 luglio scorso, dai militari dell’arma della stazione di Furnari a seguito del ferimento un 51ennne del luogo, colpito con una coltellata, all’interno di un lido balneare di quel comune dove lavorava.
Gli uomini dell’arma hanno, così, deferito in stato di libertà il giovane per i fatti accertati per il reato di lesioni aggravate ed hanno approfondito gli accertamenti con l’acquisizione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza dello stabilimento balneare: le telecamere riprendevano la scena del ferimento.
La dinamica ha accertato una dinamica più grave
Dalla visione delle immagini, è emersa una ricostruzione della dinamica del delitto più grave di quella riferita ai militari dal ferito. In particolare, i due soggetti, entrambi lavoratori della struttura balneare, dopo un diverbio avuto per motivi di lavoro, ingaggiavano una colluttazione nel corso della quale S.V., utilizzando un coltello che aveva con sé, tentava di colpire per due volte il 51enne senza riuscirci ed infine, con il terzo fendente, lo raggiungeva alla spalla.
Il provvedimento del Gip e l’accusa di tentato omicidio
Alla luce degli elementi probatori raccolti dai carabinieri il sostituto procuratore Emanuela Scali, titolare delle indagini, ha richiesto una misura custodiale al giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. La sussistenza della gravità indiziaria è stata condivisa dal gip che concordava nella qualificazione giuridica della condotta di SV come integrante il reato di tentato omicidio.
Nel corso delle indagini i carabinieri hanno anche recuperato e sequestrato l’arma utilizzata per compiere il reato, oggettivamente idonea a provocare lesioni gravissime o addirittura la morte, trattandosi, come documentato, di un coltello con lama e impugnatura in acciaio, della lunghezza complessiva di circa 24 cm., di cui quasi 11 cm. di lama.
Il 27enne S.V., raggiunto dal provvedimento restrittivo, è stato trasferito alla casa circondariale di Termini Imerese, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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