C’è preoccupazione per la sorte di Rita Capriti, 50enne italo-venezuelana arrestata nella notte tra l’1 e il 2 agosto in Venezuela. La donna, nata a Maracay da genitori originari della provincia di Messina, è stata prelevata dalla sua abitazione con l’accusa di “istigazione all’odio” contro il governo. Il caso di Rita Capriti si inserisce nel clima di repressione in Venezuela dopo le contestate elezioni, con centinaia di arresti.
Detenzione e condizioni di salute
Capriti è vicepresidente nello Stato di Aragua del partito di opposizione Primero Justicia, che ha denunciato il suo arresto definendolo una “repressione politica”. Da 5 giorni è detenuta in un commissariato, senza che si sappiano le sue condizioni di salute. Necessita di medicine ma non si sa se verrà rilasciata o trasferita in carcere.
Le reazioni politiche in Italia
La deputata regionale Bernardette Grasso (Fi) ha espresso “profonda preoccupazione” per il caso, mantenendo contatti con la famiglia, in particolare con il fratello Tony. Grasso ha informato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha assicurato “la sua piena solidarietà a Rita e alla sua famiglia, garantendo che il Governo Italiano si attiverà con tutte le risorse diplomatiche a disposizione”. Anche il sindaco di Mirto, paese d’origine della famiglia, si è detto vicino ai parenti, ribadendo “piena solidarietà alla prigioniera e vicinanza alla famiglia”. Da Primo cittadino e componente dell’assemblea nazionale del PD, si è impegnato affinché “ci possa essere un epilogo positivo in favore di Rita Capriti”.
Cause dell’arresto
All’origine dell’arresto pare ci sia un video in cui Capriti invita la popolazione a votare “per la democrazia” e porre fine al governo Maduro. “In Venezuela c’è un clima da guerra civile, la detenzione di Rita è repressione politica” dice una parente. Forse denunciata da un vicino filo-governativo. La deputata Grasso si unisce alla preoccupazione per la vicenda, sottolineando l’importanza di tutelare i diritti dei cittadini italiani all’estero e assicurando che “continuerò a seguire personalmente questa situazione, in stretta collaborazione con la Farnesina”.
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