Un baby rapinatore ed un 39enne sono stati arrestati dalla polizia. Il primo per una rapina ad una tabaccheria, il secondo per aver ripetutamente violato gli arresti domiciliari.

Il baby rapinatore

I poliziotti della squadra mobile e volanti di Messina hanno individuato e arrestato il presunto autore della rapina consumata ai danni di una rivendita di tabacchi della zona Sud della città. Si tratta di un sedicenne, con precedenti a carico. Secondo la ricostruzione degli investigatori e l’ipotesi accusatoria, il giovane, travisato da uno scaldacollo ed armato di pistola, dopo essersi introdotto nell’esercizio commerciale, si è fatto consegnare dal titolare, sotto la minaccia dell’arma, l’incasso della giornata, ammontante a circa 1.300 euro, dandosi poi alla fuga a piedi.

Riscontri immediati

L’immediato intervento dei poliziotti delle volanti e della squadra mobile, nonché l’attenta analisi degli elementi disponibili da parte degli investigatori, ha permesso di ricostruire l’episodio criminale e di risalire all’identità dell’autore. Fondamentale, a tal fine, l’estrapolazione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della tabaccheria, che hanno immortalato il giovane mentre consumava la rapina in pigiama e ciabatte. Immediatamente sono scattate le ricerche dei poliziotti che, in pochissimo tempo, hanno rintracciato il giovane che ancora indossava gli stessi indumenti.

La perquisizione

La successiva perquisizione nella sua abitazione ha consentito di rinvenire e sequestrare l’arma utilizzata dal minore, una pistola semi-automatica tipo scacciacani con tappo rosso rimosso, corredata da caricatore con 11 cartucce, nonché ulteriori 36 cartucce riposte nella custodia. Il sedicenne adesso deve rispondere delle accuse di rapina aggravata e, su disposizione del Procuratore della Repubblica del tribunale per i minorenni, è stato rinchiuso nel centro di prima accoglienza per minori di Viale Europa.

L’evasore “recidivo”

L’altro arresto è stato operato invece dalla volante della questura di Trapani. A finire in manette un 39enne per aver violato la detenzione domiciliare. I poliziotti, non avendolo trovato in casa, lo hanno rintracciato, cercando di capire le motivazioni del suo allontanamento. L’indagato ha dichiarato di essere in rientro dal lavoro. In realtà era stato licenziato già dal mese di novembre e per lui sono così scattate le manette. L’uomo era già stato arrestato, sempre con l’accusa di evasione lo scorso lunedì, quando gli operatori della squadra mobile lo avevano beccato in strada.

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