La piccola Adonai, la bambina di un anno arrivata dal Burundi e operata presso la cardiochirurgia pediatrica di Taormina per correggere una malformazione cardiaca, è uscita dalla terapia intensiva ed è tornata a sorridere con la sua mamma.

Cuffaro e Cirillo, “Tanti piccoli ancora tra noi grazie a cardiochirurgia di Taormina”

“Grazie a questo intervento, eseguito dal team del dottor Agati, Adonai vivrà. Lei, come tanti piccoli pazienti, continuano ad essere tra noi grazie all’esistenza della Cardiochirurgia di Taormina che, ribadiamo, non può e non deve chiudere, avendo anche un valore internazionale, quale centro di eccellenza, che deve continuare le sue attività garantendo la vita a tanti bambini”. Lo dicono Totò Cuffaro e Stefano Cirillo, presidente e vicepresidente dell’associazione onlus Aiutiamoilburundi.

“Un ringraziamento alla solidarietà di tanti amici, grazie alla quale, fino ad adesso, siamo riusciti a dare speranze a tanti bambini del Burundi operati al cuore con malformazioni altrimenti incompatibili con la vita. Adonai, appena le condizioni fisiche lo consentiranno, tornerà con la sua mamma in Burundi e potrà tornare a una vita normale. La sfida, insieme al team di Taormina, oltre a quella di continuare il ponte umanitario, è porre le basi per la prima cardiochirurgia pediatrica in Burundi a Bujumbura. Una sfida difficile e complessa, ma già iniziata”, concludono.

La protesta per non fermare la cardiochirurgia pediatrica di Taormina

Ci state spezzando il cuore. E’ questo lo slogan delle famiglie che questa mattina si sono ritrovate di fronte alla Presidenza della Regione siciliana per dire no alla chiusura del centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. In quell’ospedale tanti piccoli miracoli hanno salvato la vita a bambini. Come è accaduto a Letizia Rivolta. In vacanza in Sicilia, il ricovero tempestivo della sua bambina a Taormina è stato un intervento salva vita.

“A Taormina hanno salvato mia figlia”

Nei giorni scorsi Letizia Rivalta è arrivata a Palermo da Monza, per protestare contro la chiusura di quell’ospedale. Questo il racconto di Letizia: “Eravamo in vacanza ad agosto. Federica ha iniziato a stare male. Pensavamo a un virus, dopo una visita siamo andati in ospedale a Modica. Ci hanno mandato urgentemente a Taormina, perché mia figlia rischiava la disseccazione dell’aorta. Mia figlia aveva poche ore di vita. Dopo dodici ore di intervento, adesso mia figlia sta benissimo. E siamo a qua. A difendere quell’ospedale d’eccellenza. La differenza qua è semplice: a Taormina c’è un gruppo che da affetto e accoglienza, una roba unica nel suo genere”.

Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, il futuro è in bilico

Il futuro di quel centro ora è in bilico. Dalla presidenza della Regione siciliana fanno sapere che la cardiochirurgia pediatrica di Taormina  resterà in attività fino al 31 luglio poiché il ministero della Salute ha accolto la richiesta dell’esecutivo siciliano. Ma i genitori si oppongono. Lo stop al centro di Taormina, fino ad adesso, è stato posticipato in attesa che entri a regime la Cardiochirurgia pediatrica del Civico di Palermo.