- Alla Caronte & Tourist si insedia il gruppo di lavoro azienda-sindacati
- Un provvedimento previsto dal protocollo d’intesa in materia di appalti
- Obiettivo: massima trasparenza nel sistema degli appalti e degli affidamenti a ditte terze
Prima verifica per il “Protocollo d’intesa in materia di appalti” sottoscritto lo scorso 22 luglio dalle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL – nonché dalle rispettive federazioni di categoria dei trasporti – e dal Gruppo Caronte & Tourist. Si è insediato il Gruppo di Lavoro che si dedicherà al monitoraggio periodico dei temi posti al centro dell’accordo. Al gruppo di lavoro hanno preso parte, per le Organizzazioni Sindacali, Carmelo Garufi, Letterio D’Amico e Michele Barresi – segretari generali di FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI – e per l’azienda il direttore generale per l’area tecnica Luigi Genghi, la responsabile della compliance Francesca Sferlazzo e il responsabile di personale e comunicazione Tiziano Minuti.
Prosegue l’attività di verifica
Dopo un confronto nel quale sono state meglio illustrate le finalità dell’accordo e sommariamente descritte le attività allo stato terziarizzate e le caratteristiche operative del cantiere di riparazioni, è stata effettuata una prima ricognizione all’interno di quest’ultimo, del quale i partecipanti hanno apprezzato il nuovo layout e il livello di sicurezza. Al termine, i componenti del Gruppo di Lavoro hanno convenuto di rincontrarsi nel mese di settembre per proseguire l’attività di verifica non solo nell’ambito manutentivo, ma anche in quello delle pulizie e della ristorazione.
Appalti e affidamenti esterni
Massima trasparenza nel sistema degli appalti e degli affidamenti a ditte terze uguale maggiori garanzie e tutele per i lavoratori in tema di diritti, salute, sicurezza. Questa la chiave di volta del protocollo d’intesa siglato dal Gruppo Caronte & Tourist e dai sindacati e presentato a Palermo. “Un accordo – ha sottolineato Tiziano Minuti, HR Manager del Gruppo che ha aperto e moderato i lavori – che, in atto, è un unicum nel mondo dei trasporti marittimi. Anzi, ci sono in generale pochissimi precedenti nel nostro Paese. Ne siamo molto orgogliosi anche perché consideriamo questo protocollo un’altra modalità di declinazione della responsabilità sociale d’impresa nella quale fermamente crediamo”.
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